Due tragedie in pochi giorni nel Bresciano

Nel Bresciano si contano 15 morti bianche dall'inizio dell'anno, con un'incidenza del 2,7%. La Lombardia è la regione con più vittime, 74, e alcune province sono in zona rossa. Lunedì è deceduto Gianfranco Corso, 44 anni, rimasto bloccato in un pozzo. La scorsa settimana è morto Gianfranco Amicabile, investito da una fiammata.

Strage senza fine nel Bresciano. Lunedì è deceduto Gianfranco Corso, 44 anni, originario di Medole, che il 30 agosto a Lonato era rimasto bloccato in un pozzo dove aveva respirato fumi tossici. La scorsa settimana era morto Gianfranco Amicabile, artigiano di Bedizzole, investito da una fiammata sprigionata dal cannello che stava usando per scaldare il bitume sul tetto di un’azienda. Anche lui aveva lottato invano per quattro giorni in ospedale. Era consigliere comunale, molto notoanche perché presidente dell’Associazione Bersaglieri. Dall’inizio dell’anno si contano in Italia 560 morti bianche. La Lombardia si conferma maglia nera con 74 vittime. Con i dati Inail al 31 luglio, l’Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente di Vega Engineering ha calcolato l’incidenza degli infortuni mortali in relazione agli occupati, definendo una mappa del rischio. Nei primi sette mesi del 2023 la Lombardia era in zona gialla, in linea con la media nazionale. Ma alcune province sono rosse: Sondrio, 3 morti e un’incidenza del 40,3%; Cremona, 5 infortuni fatali pari al 34,3%; Lodi, 3 decessi, 29,8%; Brescia, 15 vittime, 2,7 per cento. Bergamo in zona arancio; Milano in giallo; Varese, Pavia, Como, Mantova e Lecco in bianco.