DARIO CRIPPA
Cronaca

Droga e soldi sporchi, la ’ndrangheta fa affari

La Direzione investigativa antimafia mette ancora una volta la Brianza nella sua ultima relazione semestrale

di Dario Crippa

La mappa delle locali di ’ndrangheta in Brianza, la droga, il traffico di rifiuti. Non ci sono state operazioni di rilievo negli ultimi mesi in Brianza sul fronte della lotta alle mafie (‘ndrangheta in primis), eppure vale sempre la pena dare una lettura alla relazione semestrale pubblicata dalla Direzione Investigativa Antimafia. Con attenzione particolare a un momento come quello legato alla pandemia e alla crisi economica che ne è derivata, nella quale c’è il fondato timore che le mafie si inseriscano offrendo prestiti e una sorta di welfare chi è in difficoltà. Innanzitutto la Dia parte da una fotografia, secondo la quale risulterebbero operativi 25 locali di ‘ndrangheta in Lombardia, tra cui Monza, Desio, Seregno, Lentate sul Seveso, Limbiate, Solaro. "Seppur dotati di una certa autonomia - precisa la Dia - tali organismi restano sempre saldamente legati alla casa madre del Crimine reggino curando oltre alla gestione dei tradizionali settori illeciti (come il traffico internazionale di stupefacenti su vasta scala) una graduale penetrante infiltrazione verso i comparti funzionali al reinvestimento e al riciclaggio dei capitali illecitamente acquisiti". Il traffico di stupefacenti è sempre il core business. Da segnalare, a fianco della cocaina, vero salvadanaio delle cosche, come "la domanda di marijuana si è mantenuta su livelli elevati... lo dimostrano i numerosi arresti operati nelle province di Varese, Monza-Brianza e Milano in cui sono stati sequestrati complessivamente kg. 480 di tale sostanza".

Dall’enorme flusso di denaro proveniente dalla compravendita di stupefacenti "deriva il reinvestimento in patrimoni illeciti". Esempio lampante la confisca di beni mobili e immobili, per un valore di oltre 1 milione di euro, che la Sezione Operativa Dia di Bologna ha eseguito a carico di un narcotrafficante residente in provincia di Bergamo e domiciliato… in quella di Monza-Brianza. Condannato a 16 anni di reclusione nell’ambito dell’operazione “Double Game”, l’uomo era referente di un gruppo di narcotrafficanti che nel 2014 aveva importato dal Marocco oltre 3 tonnellate di hascisc con imbarcazioni appositamente modificate. Lo smaltimento illegale dei rifiuti, provenienti anche da altre regioni, appare in continuo sviluppo.

Lo testimonia il 20 ottobre 2020 la conclusione di una vasta operazione dei carabinieri che hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di 16 soggetti dei quali 14 residenti in Lombardia indiziati, a vario titolo, di attività organizzata per il traffico di rifiuti e realizzazione di discariche abusive. Una di queste era in Brianza, a Lissone. E attenzione alle ecomafie. Nell’ambito dell’operazione “Martingala”, il 14 ottobre 2020 la Dia ha eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza che ha interessato quote e patrimonio aziendale di 8 società di cui 3 aventi sede a Milano, 4 nella Locride e una proprio in Brianza, a Vimercate. Da segnalare ancora i provvedimenti interdittivi che hanno colpito attività commerciali considerate contigue alla criminalità organizzata. Fra queste, una società che gestisce una discoteca riconducibile al locale di Desio.