Incidente mortale ieri mattina lungo la Milano-Meda, con un uomo di 56 anni che non ce l’ha fatta. Si tratta di Richard Cesar Jimenez Herrera, originario dell’Ecuador, che lascia la moglie e due figli. È successo pochi minuti dopo le 7, nel tratto tra Cesano Maderno e Seveso, lungo la carreggiata in direzione nord. A un certo punto, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati un furgone e una vettura, una Mercedes, andando a “incastrarsi” con il guard-rail. Appena i testimoni hanno allertato i soccorsi sul posto si sono precipitati i mezzi del 118, due ambulanze e un’auto medica. A ruota anche le squadre dei vigili del fuoco del comando di Monza e Brianza, con l’autopompa da Desio e il carro fiamma da Seregno, che hanno dovuto utilizzare divaricatore e cesoia per rimuovere la portiera e raggiungere la persona all’interno della vettura. Purtroppo per l’uomo non c’è stato niente da fare. Per l’altra persona coinvolta, un 30enne, invece, è scattato il trasporto, in codice giallo, all’ospedale di Desio. Sconvolto, ha cercato di raccontare cosa è successo, ma in maniera ancora confusa, sul momento. La polizia locale di Cesano ha effettuato i primi rilievi, raccolto le prime testimonianze e cercato di ricostruire la dinamica, per accertare anche le eventuali responsabilità dell’incidente trasformatosi in tragedia.
Su questo restano molti dubbi e vari scenari aperti. Secondo una ipotesi iniziale, ancora da vagliare e confermare, potrebbe essere anche che il 56enne fosse fuori dalla vettura, forse perché rimasta in panne. E il furgone potrebbe aver colpito l’auto, con accanto il conducente. Ma serviranno ancora molte verifiche incrociate per poter avere delle certezze. Non a caso le attività sul posto sono durate per tutta la mattina. Inevitabili i disagi al traffico, in orario di punta, con lunghe code che si sono accumulate con il passare dei minuti, anche perchè l’intervento di soccorso e poi di rimozione dei veicoli è stato piuttosto complicato. Purtroppo, solo l’ultimo episodio grave sulle strade della Brianza, con la Milano-Meda, come la Valassina, che sono sempre arterie ad alto rischio.