
Il Questore Marco Odorisio con Dorin e il padre Flamur, di origini albanese
Monza - «Ho sentito la signora che urlava e ho visto il padre di un mio amico che rincorreva a piedi il ladro, ho visto la borsa e allora l’ho seguito io con la bici dando le informazioni alle forze dell’ordine al telefono per aiutare a catturarlo. Altrimenti sarebbe sparito, in centro, per le viette laterali". Dorin, italiano nato da genitori di origini albanesi, ha 18 anni e lo scorso giovedì sera è stato testimone in viale Brianza a Monza di uno scippo a una donna che, mentre stava camminando, è stata sorpresa alle spalle da un uomo che le ha strappato la borsa facendola rovinare sull’asfalto e poi si è dato alla fuga a piedi.
Il 18enne ha seguito in bici l’aggressore e intanto ha allertato la sala operativa della Questura di Monza fornendo al telefono all’operatore gli spostamenti del rapinatore e permettendo ai poliziotti di intercettare e bloccare il malvivente nei giardini della Villa Reale, dove lo scippatore ha tentato di nascondersi tra la gente. Gli agenti sono riusciti a recuperare anche la borsa della vittima, in vicolo della Signora, dietro delle assi in legno, dove era stata gettata dall’aggressore durante la fuga, contenente effetti personali, documenti, assegni, maltolto che veniva restituito alla legittima proprietaria. La vittima ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari accorsi sul posto con un’ambulanza. Il rapinatore è stato indentificato in un 34enne ecuadoriano in regola col permesso di soggiorno e domiciliato a Vimercate ed è stato arrestato e poi posto agli arresti domiciliari dopo il processo per direttissima. L’ufficio immigrazione della Questura ha anche avviato approfondimenti finalizzati ad attivare la procedura per l’eventuale revoca del permesso di soggiorno. Ieri mattina il Questore Marco Odorisio ha ricevuto Dorin, accompagnato dal papà Flamur.
Il Questore nel "ringraziare Dorin ed anche il papà si è complimentato per aver dimostrato di possedere notevoli doti umane di generosità, altruismo, aiuto per il prossimo, valori fondanti e fondamentali per il bene delle comunità e delle persone, unite ad altrettante elevate doti morali e senso della legalità". "Il Questore si è complimentato, abbiamo bevuto un caffè insieme a mio papà, mi ha fatto piacere", Dorin non vuole sentire parlare di gesto eroico. "Io abito lì vicino, da quella strada ci passa mia mamma, più volte al giorno, ci passa anche mia nonna, quindi potevano essere loro", il commento prima di lasciare la Questura in bici.