Dopo 8 mesi oltre 70 persone attendono di trovare un altro lavoro

Il progetto di Afol per la riqualificazione dei dipendenti lasciati in mezzo a una strada ha ricevuto un finanziamento di 250mila euro

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Solo la metà circa dei 152 lavoratori di Gianetti Ruote ha trovato un’altra collocazione. Il progetto di Afol per la riqualificazione dei lavoratori ex Gianetti ha ricevuto un finanziamento di 250mila euro da parte di Regione Lombardia e si spera che possa riuscire a dare un futuro lavorativo anche all’altra metà degli occupati nella fabbrica cerianese che oggi sono senza lavoro, molti dei quali over 50 e quindi più difficilmente collocabili.

Mentre la fabbrica è ormai chiusa e di fatto inaccessibile da mesi, con una rete metallica a ridosso della strada a impedire persino l’avvicinamento ai cancelli, del “Caso Gianetti” si è tornato a parlare l’altro pomeriggio in Regione Lombardia, nel corso di una audizione convocata congiuntamente in Consiglio regionale dalla Commissione Attività produttive e dalla Commissione Territorio. Convocati i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori dell’azienda, i sindaci e gli amministratori comunali del territorio e i rappresentanti di Assolombarda. Sul tavolo il futuro dei lavoratori licenziati e quello del grande insediamento industriale già in fase di dismissione. "Oggi la prospettiva che dobbiamo dare alla vicenda della Gianetti Ruote - spiega Andrea Monti (Lega), vicepresidente della Commissione Territorio e componente della Commissione Attività Produttive - è quella della reindustrializzazione dell’area. Abbiamo registrato con favore la disponibilità dell’assessore Guido Guidesi di aprire un tavolo dove, ovviamente, deve sedere anche la proprietà che finora non ha mai preso in considerazione nessuna delle ipotesi che abbiamo messo in campo. Senza la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, le crisi aziendali non si possono risolvere". Lo stesso Monti è stato durissimo nei confronti della proprietà di Gianetti Fad Wheels, oggi in mano al fondo tedesco Quantum Capital Partner. "Questa proprietà ha scritto le pagine peggiori della storia industriale della Lombardia". Dall’audizione è emersa forte preoccupazione per le sorti dell’altro sito produttivo di Gianetti Ruote, quello di Carpenedolo (Bs) che è ancora attivo, con 167 persone attualmente al lavoro. "Molto probabilmente- dice Pietro Occhiuto, segretario generale Cgil dei metalmeccanici- avremo una seconda puntata su Brescia. Dobbiamo incalzare sulla responsabilità sociale d’impresa di un fondo che viene a investire in Italia".

Nel corso dell’audizione, coordinata dal presidente della Commissione Attività Produttive Gianmarco Senna (Lega), sono intervenuti in rappresentanza della Regione il consigliere Pietro Luigi Ponti (Pd), gli assessori regionali alla Formazione e Lavoro Melania Rizzoli, allo Sviluppo economico Guido Guidesi e al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni. Tutti hanno confermato l’impegno sia sul fronte dell’assistenza alle persone rimaste senza lavoro sia su quello della riconversione dell’area, ma l’impressione è che di fronte alla pur evidenziata mancanza di collaborazione da parte della proprietà, le istituzioni dispongano di armi spuntate.

Ga.Bass.