"Donn’Angelin" I proprietari patteggiano

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Patteggiano gli ex coniugi proprietari della fallita catena di pizzerie "Donn’Angelin", dove non si pagavano i contributi né allo Stato né ai lavoratori e neppure i fornitori, dalle mozzarelle all’arredamento per 100mila euro, per fare la bella vita, tra viaggi mondani, un appartamento sfarzoso in affitto a Milano e un brand di abbigliamento femminile indossato da personaggi dello spettacolo come Isabella Ferrari, Elodie e Arisa. Severino Picone e Angela Stanzione (nella foto) nel frattempo sono tornati in libertà dopo avere concordato con il pm Rosario Ferracane rispettivamente la pena di 4 anni, 4 mesi e 15 giorni di reclusione e 4 anni e 3 mesi di reclusione, che ieri hanno ricevuto l’ok da parte del giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza Giovanni Gerosa. La madre della donna e un altro parente accusati di avere fatto da prestanomi come amministratori fittizi delle società hanno invece scelto di venire giudicati con il rito abbreviato, che verrà discusso nella prossima udienza fissata al 7 luglio, mentre un quinto imputato di reati fiscali non ha scelto riti alternativi e ieri il giudice l’ha rinviato a giudizio come chiesto dalla pubblica accusa. Era il febbraio dell’anno scorso quando la Guardia di Finanza ha eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare per il baratro finanziario di "Donn’Angelin" e ha sequestrato beni per oltre 1 milione e 200mila euro. Stefania Totaro