REDAZIONE MONZA BRIANZA

Distrutti abbandonati a Misinto: tegole e pannelli fotovoltaici per strada

Monza e Brianza sono state colpite da una tempesta che ha causato danni a edifici comunali e privati, con una stima di decine di milioni di euro. Il sindaco chiede comprensione e pazienza per lo smaltimento dei materiali.

Distrutti abbandonati a Misinto: tegole e pannelli fotovoltaici per strada

"Solo per gli edifici comunali la stima dei danni supera il milione di euro, se valutiamo gli edifici privati si entra nell’ordine di qualche decina di milione di euro". Ora è una corsa contro il tempo per cercare innanzitutto di riparare i tetti e garantire la copertura degli edifici prima della prossima pioggia, ma è difficilissimo perché non si trovano più tegole né imprese specializzate disponibili. Intanto si accumulano i rifiuti speciali, tegole rotte, pezzi di pannelli fotovoltaici, lastre di copertura, vetri, in attesa di essere smaltiti. Sono i detriti lasciati dalla tempesta di lunedì sera. Solo martedì mattina il quadro della situazione è apparso in tutta la sua drammaticità: decine i tetti danneggiati, alcuni completamente distrutti e lo stesso vale anche per le automobili parcheggiate all’esterno. Insieme ai tetti, in moltissimi casi sono stati distrutti anche gli impianti fotovoltaici che qui sono molto diffusi. Molti residenti lamentano difficoltà a smaltire i materiali per gli orari ridotti di apertura della piattaforma ecologica.

"Abbiamo chiesto a Gelsia di ampliare gli orari della piattaforma – annuncia il sindaco Matteo Piuri –. Ma si tratta di materiale non deperibile e che non può essere smaltito rapidamente, invito tutti alla comprensione e alla pazienza". Qualcuno ha improvvidamente creato dei cumuli di macerie sui marciapiedi o a bordo strada, creando situazioni di pericolo. Intanto da Gelsia Ambiente spiegano che "l’emergenza ha determinato un conferimento eccezionale di materiali in tutte le piattaforme da noi gestite sul territorio di Monza e Brianza. Abbiamo intensificato le attività svuotamento cassoni, compatibilmente con le risorse disponibili. L’eventuale apertura straordinaria della piattaforma determinerebbe ulteriori disagi perché non saremmo nelle condizioni di garantire il puntuale svuotamento dei container".

Gabriele Bassani