"Un incontro positivo". Così lo battezzano da entrambe le parti. Prove tecniche di disgelo, e forse anche qualcosa di più, tra il Pd brianzolo e Marco Cappato, candidato alle elezioni suppletive per il seggio del Senato che fu di Berlusconi. Il faccia a faccia avuto dal tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni con i segretari provinciale e regionale in pectore dei democratici, Lorenzo Sala e Silvia Roggiani, ha registrato "sintonia sugli obiettivi" e in particolare sui temi del "sostegno fiscale al lavoro, salute e mobilità sostenibile". Lo dice Cappato, ma lo confermano pure i dem.
Dopo la decisione della segreteria nazionale Pd di appoggiare la corsa dell’esponente radicale (insieme a M5S, Azione, Possibile, Più Europa, Radicali Italia, Verdi e Sinistra Italiana, Libdem, Socialisti e Volt) erano sorti dubbi, perplessità e mal di pancia in un pezzo dei democratici locali. Un disagio che però ora sembra in via di superamento, perché c’è da mettere nel mirino l’obiettivo di battere il centrodestra. Cappato ha definito "positivo" il confronto avuto con Sala e Roggiani, che coi congressi di questo fine settimana diventeranno rispettivamente segretario brianzolo e lombardo del Pd. "Le priorità della mia campagna elettorale sono in sintonia con obiettivi consolidati del Pd sul territorio – ha sottolineato – e dunque confido sul fatto che ci mobiliteremo assieme per la sfida delle suppletive". Priorità come "il rafforzamento della sanità territoriale, senza delegare ai privati il governo del sistema sanitario", la mobilità sostenibile "non solo per dire no alle nuove tratte di Pedemontana, ma per esigere l’investimento in progetti alternativi come la connessione dei poli industriali con la linea ferroviaria, le ciclovie parallele alla Valassina e alla Milano-Meda, il rafforzamento delle linee esistenti".
"È stato un confronto chiaro e Cappato ha individuato dei punti di condivisione – conferma Sala –: questo deve essere ora il percorso. Abbiamo fatto una battaglia per avere un candidato del territorio, espressione della classe dirigente locale del centrosinistra, ma quel capitolo si è chiuso una volta depositate le candidature. Ora, con senso di responsabilità, c’è il dovere di mettere in campo la politica e chiedere a Cappato di farsi carico delle istanze che portiamo avanti da anni sul territorio, temi che stanno a cuore ai cittadini, consapevoli che l’avversario è la destra, è Galliani, e che dobbiamo provare a giocarci la partita fino in fondo".
"Adesso è importante mettere al centro la battaglia contro il lavoro povero e le disuguaglianze, per il salario minimo, per la medicina territoriale – continua Sala –, mettere in discussione l’impianto di Pedemontana e la tratta D con una scelta netta. Questi sono i temi su cui abbiamo chiesto a Cappato di prendere posizione". "Sicuramente l’incontro è stato positivo – ribadisce Vincenzo Di Paolo, capogruppo del centrosinistra in Provincia –. Cappato si è fatto carico di alcuni temi su cui come Pd e come centrosinistra lavoriamo da tempo sul territorio. È significativo che Cappato abbia sottoscritto la raccolta firme contro la tratta D breve di Pedemontana, su cui i nostri amministratori sono attivi: era un segnale importante che poteva dare e lo ha dato. C’è una convergenza su temi su cui ci battiamo da tempo".