
Destinazione Parigi. La fiorettista portabandiera gli sprinter e la sincronette. Ecco i campioni di casa
La Brianza alla conquista delle Olimpiadi. Dalle piste di atletica alle vasche del nuoto artistico fino alla pedana del fioretto. Un sogno a cinque cerchi coltivato (anche) in Brianza. Missione Parigi, dal 26 luglio all’11 agosto, per mettersi al collo almeno una medaglia. È l’obiettivo minimo. È senza dubbio il caso di Arianna Errigo, schermitrice di Muggiò. Una delle leggende viventi di questo sport, straordinaria atleta, ma anche esempio per molte donne per la sua capacità di conciliare l’attività agonistica ad altissimo livello con la vita familiare e con la crescita e l’educazione dei figli. È stata scelta come portabandiera dell’Italia proprio per la sua dimensione sportiva di primo piano a livello mondiale, ma anche per i valori umani che incarna. Per descrivere ciò che ha fatto a livello sportivo, bastano due parole: fioretto, leggenda. Ha iniziato a tirare di scherma fin da bambina e poi non si è più fermata collezionando successi importanti.
Ha vinto tre medaglie alle Olimpiadi (a Parigi sarà alla sua quarta esperienza a cinque cerchi, segno di una longevità sportiva notevole), 22 ai Mondiali, 21 agli Europei. Brianzolo di adozione è Filippo Tortu. Nella sua vita da sprinter ha bruciato tutte le tappe, è l’uomo dei record (tra questi: primo italiano a correre i 100 metri in meno di 10 secondi, con un 9“99 nel 2018), il primo a riportare l’Italia ai vertici dello sprint dopo decenni. E sa cosa significa mettere una medaglia olimpica al collo. A Tokyo, con una volata imperiale nell’ultima frazione della 4x100, si è conquistato quella d’oro ed è salito sul gradino più importante del podio. A Parigi tenta il bis, anche se quest’anno sta cercando di emergere anche nei 200 metri. Nell’atletica leggera sarà in gara anche Vladimir Aceti. Lui fa il cosiddetto “giro della morte“, ovvero i 400 metri piani. Giussanese, ex compagno di allenamento di Tortu, sarà in gara nella 4x400 e nella 4x400 mista (nonostante qualche infortunio dell’ultima ora). Non parte con i favori del pronostico, ma lui stesso nei giorni scorsi ha suggerito di non dare l’Italia per spacciata in questa disciplina: può essere la sorpresa. Desiana di nascita è Sofia Mastroianni, 23 anni da compiere proprio a Parigi durante le Olimpiadi e una lunga carriera davanti a sé nel nuoto sincronizzato. Atleta della Rari Nantes Savona, è già stata grande protagonista lo scorso anno ai campionati mondiali di Fukuoka, in Giappone, dove ha conquistato con la squadra la medaglia d’argento nel programma tecnico. Sempre lo scorso anno per lei tre medaglie ai Giochi europei.
Monzese di nascita e colonna della Pallavolo Piacenza è Yuri Romanò. Nel suo curriculum, più che una medaglia, spicca un fatto inedito: spedito in campo nella finale degli Europei 2021 da Fefè De Giorgi, uno dei mostri sacri della pallavolo italiana, benché non avesse ancora disputato nemmeno una partita in Superlega. Da lì per lui una crescita continua: oggi c’è da scandalizzarsi se non viene schierato in campo. E poi c’è anche la sevesina Sara Fiorin Ha 21 anni e il ciclismo nel sangue: correvano il nonno, il papà e anche il fratello. A livello juniores ha già conquistato medaglie tra campionati mondiali e campionati europei. Nelle prove su pista è pronta a sfoderare la sua grinta.