
di Alessandro Crisafulli
"Se perdo mi trasferisco in Toscana al paesello a raccogliere le olive", dice Simone Gargiulo, alle 15, mentre passeggia nervosamente fuori dalla sede elettorale di via Garibaldi, per stemperare la tensione. Solo 42 minuti dopo Greta Lo Re della Lega, mentre riceve via whatsapp i dati dal fronte, lancia l’ordine: "Via subito a comprare la magnum!". Vittoria netta, quella dell’avvocato 49enne della lista civica Per Desio, sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia. Una affermazione ancora più nitida del primo turno: 53,41% (7611 voti) contro il 46,59% (6640) di Jennifer Moro, sostenuta da Pd, Sinistra per Desio, Desio Viva e Desio Libera.
Cambio della guardia, dunque a Palazzo di una delle città più importanti della Brianza, con il centrodestra che dopo un decennio riconquista il governo. "Adesso, ci tocca lavorare, cavolo!", ride entusiasta Gargiulo, in passato anche presidente della locale sezione della Croce Rossa, mentre risponde alle primissime telefonate di complimenti. Poi, cerca di tornare serio, mentre iniziano i primi caroselli e spuntano bottiglie e bandiere: "Sono veramente felice – dice – è stata una campagna elettorale faticosa, hanno provato ad attaccarci in tutti i modi, andando anche nel personale, ma abbiamo tenuto duro e il lavoro di squadra è stato la carta vincente". Un lavoro che non è servito a far correre i desiani ai seggi (l’affluenza si è fermata al 44,3%) ma è bastato per sconfiggere l’agguerrita avversaria: "Spiace per come si sono comportati in queste settimane – prosegue – ma siamo pronti a collaborare". Presto per parlare di giunta, che dovrebbe comunque arrivare entro il fine settimana. C’è da capire quanto l’accordo pre-ballottaggio con Forza Italia, vero o presunto, possa incidere.
Di certo, si ipotizza un vicesindaco della Lega. Ben chiare invece alcune delle priorità: "Sicuramente la viabilità – sottolinea – ci sono tantissime criticità e lamentele, le ascolteremo, valuteremo e cercheremo di intervenire per migliorare. Poi applicheremo il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche appena approvato in Consiglio e poi avvieremo finalmente un serio progetto di riqualificazione per il centro sportivo". Tutt’altro umore, inevitabilmente, nella sede del centrosinistra in via F.lli Cervi, dove la candidata ringrazia tutti, ricevendo un grande applauso da militanti e sostenitori.
"Abbiamo fatto tutto il possibile – dice, amareggiata, Moro – accettiamo comunque serenamente l’esito della votazione. Ringrazio i 6640 cittadini che ci hanno votato e gli chiedo di continuare a starci vicino, perchè il lavoro non finisce qui: faremo una opposizione seria, competente e vigile. A Gargiulo faccio gli auguri di buon lavoro, visto che sono desiana e sarà anche il mio sindaco: spero che sappia svolgere al meglio il suo ruolo". In prima fila, il sindaco uscente Roberto Corti, che chiosa con un po’ meno fair play: "Vediamo adesso se sapranno governare, visto che fin qui non ci hanno mai spiegato qual è la loro visione di città. Noi di progetti ne abbiamo fatti e avviati molti: vediamo se sapranno gestirli. Comunque, auguri a Desio e al nuovo sindaco".
I due schieramenti si sono poi incontrati davanti alla sala consigliare, dove c’è stata la stretta di mano tra vincitori e vinti. Due parole molto formali, qualche foto e poi di nuovo ognuno per la sua strada. A dare la sua spiegazione dell’esito elettorale, anche Stefano Motta, il terzo classificato del primo turno, portabandiera di Forza Italia, Desio Popolare e SìAmo Desio: "Voto da ventotto anni: se qualcuno mi avesse detto che un giorno avrei gioito per la vittoria di una coalizione di destra lo avrei mandato a quel paese – dice –. Al mio paese, però, la sinistra ha perso, e a questo turno ben le sta. Non solo per i dieci anni in cui ha inseguito il mito della decrescita, non solo per l’ostracismo nei confronti delle idee riformiste e delle persone di valore che le si sono accostate e che ha prima emarginato e poi oltraggiato come rivali, ma anche e soprattutto per i toni arroganti e rabbiosi della campagna elettorale, che hanno preso anche me come bersaglio. Se un messaggio può venire da Desio non è che la destra è in rimonta, ma che arroganza e maleducazione non pagano". Motta potrebbe anche trovare posto nella nuova giunta, se non deciderà per un passo indietro.