Davide Delgrossi, da Google a re dei corsi online: "L’italiano? Si impara sui social"

Oggi insegna ad americani e australiani e conta 206mila follower

Vimercate (Monza e Brianza) - «La cultura paga", da Google a re dei corsi online di italiano, è la parabola del giovane imprenditore di Vimercate con 206mila follower su Instragram. Davide Delgrossi , 26 anni, una laurea di economia in tasca, ha lasciato il colosso dell’online dove si occupava di digital marketing, aiutava cioè le piccole e medie imprese a compiere il salto in rete, per mettersi in proprio. I suoi pacchetti di lezioni piacciano soprattutto ad americani, australiani e canadesi, che ne fanno incetta, "immigrati di quarta generazione che sentono ancora un legame fortissimo con il nostro paese e scelgono di riscoprire le proprie radici, partendo dalla lingua".

In poco tempo ha messo a punto un percorso: dai principianti che "non sanno neanche dire ciao", a quasi madrelingua, che si destreggiano con le regole grammaticali più complesse, "come l’uso del congiuntivo", ricalcando i patentini europei. Così brevi video pre-registrati fra i 5 e i 10 minuti partono dall’alfabeto e arrivano all’uso del periodo ipotetico, introducendo migliaia di curiosi in giro per il mondo all’idioma di Dante, che affascina gli stranieri "innamorati del nostro stile di vita". "Noi, purtroppo, non ci rendiamo conto di quanto questa passione sia diffusa".

Ma Davide, sì. Al punto che l’esercito di appassionati che lo segue sulla pagina “Italian With Davide“ può anche godersi le sue pillole di vita quotidiana. "Il rito della passeggiata serale d’estate con il gelato in mano ha fatto il picco. Per gli americani è un privilegio uscire di casa senza uno scopo. Per loro sono piaceri sconosciuti". Fra gli studenti non manca "chi ha una seconda casa in Italia, o trascorre le vacanze qui. Un periodo di relax in quello che viene considerato un vero e proprioEden", ma ci sono anche le "coppie miste, chi si innamora vuole comunicare con il partner direttamente nella sua lingua", e non mancano studenti e lavoratori.

"Chi viene per un periodo piuttosto lungo, ha bisogno di qualcosa che vada oltre i semplici rudimenti – continu Davide Delgrossi –. Vuole quindi essere autonomo e padrone della situazione". È per rispondere a tutta questa domanda che Delgrossi ha lasciato il posto fisso. Un azzardo? "No. Bisogna seguire le proprie passioni", dice lui. L’approccio è scientifico, nulla è lasciato al caso, soprattutto la pronuncia, "per gli anglofoni spesso la ‘e’ diventa ‘i’". Diverse sono le parole che gli allievi sbagliano più frequentemente, fra le tante: "Bruschetta, gnocchi, pistacchio, grazie ed espresso". Sono tutti termini legati al mondo del cibo, "un’altra delle ragioni per cui si vuole imparare l’italiano". E per i turisti mordi e fuggi ci sono anche le frasi di sopravvivenza, "un classico: il conto, prego; dov’è il bagno?".