
I tifosi della Pallacanestro Cantù
Desio (Monza Brianza) – Non solo i tifosi di calcio, stavolta sono quelli di basket a meritarsi i Daspo emessi dalla Questura. E uno di loro, incredibile, è andato a colpire un calciatore.
Il questore Marco Odorisio ha disposto il provvedimento di Daspo (Divieto Accesso Manifestazioni Sportive) della durata di un anno con divieto di assistere alle gare di pallacanestro e di calcio, nei confronti di un 37enne e di un 18enne, sostenitori della squadra di basket di Cantù, che disputa le sue partite in Brianza, al palazzetto di Desio. I provvedimenti sono stati adottati con procedura d’urgenza a seguito dell’istruttoria svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine e dalla Digos di Monza. Che ci fosse particolare attenzione sull’incontro di pallacanestro di serie A2 dello scorso 8 aprile, al “PalaFitLineDesio”, tra Acqua San Bernardo Cinelandia Park Cantù e BXIV Tramec Cento, era immaginabile. La gara era ritenuta a rischio per la nota rivalità tra le opposte tifoserie, soprattutto in ragione del gemellaggio tra le frange ultras centesi della Fortitudo Bologna, storica avversaria della squadra canturina. Le ultime ruggini fra canturini e bolognesi avevano portato ad altri 13 Daspo proprio dopo il match fra le due squadre disputato a Desio nel novembre 2019.
La polizia dunque arriva al palazzetto con le orecchie tese e infatti, già prima dell’inizio dell’incontro, alcuni sostenitori di Cantù si presentano all’ingresso riservato alla tifoseria ospite, rivolgendo loro insulti, minacce e provocazioni, tanto da rendere necessario l’intervento delle forze dell’ordine per evitare il contatto. L’atteggiamento provocatorio e verbalmente violento si protrae per tutta la durata dell’incontro con tentativi da parte di una ventina di sostenitori canturini di avvicinarsi, bloccati però dal cordone di sicurezza della polizia. Al termine della gara, un gruppo di canturini col volto parzialmente coperto da sciarpe attende il transito del pullman con i tifosi ospiti tentando, a più riprese, di arrestare la sua marcia correndovi intorno e attraversando i campi per incrociarlo. Tentativi vanificati per fortuna dal servizio d’ordine.
Alla luce di quanto accaduto, grazie anche ai rilievi fotografici effettuati, la Digos di Monza, in collaborazione con i colleghi di Como, giunge a identificare due tra gli ultras canturini responsabili delle turbative. Il primo, 37 anni, aveva partecipato alle prime schermaglie verbali e, durante l’incontro, aveva abbandonato il proprio settore cercando il contatto fisico con i rivali. Il secondo, di 18 anni, ultrà della squadra di calcio del Como, non si fa frenare dal fatto di essere lui stesso un giocatore di una squadra di serie D. Provoca i tifosi ospiti con cori di scherno e gesti di sfida, e partecipa ai tentativi di avvicinamento al loro settore. Anzi, prende posto sugli spalti a poca distanza, per buona parte dell’incontro, disinteressandosi completamente al match e mantenendo un atteggiamento ostile.
Per entrambi, alla fine, il Questore ha disposto il Daspo per un anno, per tutte le competizioni di pallacanestro. E pure calcio. Con autorizzazione straordinaria per il più giovane, tesserato per una società calcistica di serie D, di poter continuare a svolgere il proprio impegno agonistico. Proseguono gli accertamenti in collaborazione con la Digos lariana per la identificazione di altri partecipanti agli incidenti.