Dallo Spid ai bandi online L’abc alla Casa digitale

Basta presentarsi per imparare a usare Whatsapp o riuscire a navigare. Lezioni individuali anche in agosto al servizio aperto in via Filzi a Brugherio

Migration

di Cristina Bertolini

La Casa digitale non va in vacanza ad agosto, è aperta il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 14, con prenotazione al 375.6311839. Lo sportello, aperto da fine dicembre dell’anno scorso negli ex locali Maria Bambina in via Filzi 4, è a disposizione di chi ha bisogno di una mano per conoscere meglio il mondo del digitale e i servizi che si possono ottenere utilizzando la tecnologia.

Vi approdano sotto la canicola soprattutto anziani che hanno bisogno urgente di imparare a creare e usare un indirizzo e-mail, l’applicazione WhatsApp, la creazione dello Spid per identità digitale. Gli stranieri richiedono invece le istruzioni per la partecipazione a bandi online. "Poco meno di 500 persone hanno già utilizzato lo sportello – ricorda il sindaco Marco Troiano – sono state aiutate ad attivare lo Spid, a conoscere le potenzialità dell’app IO, ad utilizzare tutti i servizi del fascicolo sanitario elettronico o, ancora, a compilare le domande online per ottenere contributi o partecipare ai bandi che ormai sono per la maggior parte solo online".

Il progetto Casa digitale è stato concepito a fine 2016 e lanciato in fase prototipale nel 2019 in collaborazione con i comuni di Monza, Brugherio e Vedano al Lambro dall’associazione Smart Nation grazie al sostegno di Fondazione Micron. Promotore è Federico Fratta, che nel 2015 era stato nominato fra i “Campioni digitali“, una serie di profili scelti a livello territoriale dall’allora Governo Renzi, per la transizione digitale. Il progetto prevede serie di 2, massimo 4 lezioni individuali da un’ora ciascuna per persona. "Abbiamo visto – dice Fratta – che nelle lezioni di gruppo ognuno ha interessi specifici, non si orienta, non segue o rallenta gli altri".

Chi arriva al centro di Brugherio non trova un esperto che gli prenota un appuntamento all’anagrafe, un esame all’ospedale, o gli fa lo Spid (Identità digitale), ma gli insegna a farlo da solo. "Gli utenti portano il loro smartphone o il loro tablet e su quello devono imparare a fare queste operazioni. Quello che apprendono possono poi riprodurlo a casa. Come scaricare una app e utilizzarla". L’ultima frontiera nei prossimi mesi sarà "l’ecosistema digitale – anticipa Fratta – dove il cittadino in difficoltà potrà ottenere direttamente dal Comune lo Spid. Poi prenoterà l’appuntamento per la formazione alla Casa digitale che insegna all’utilizzo dei servizi online, compresi i servizi relativi alla Sanità digitale che riguarderanno anche la Casa della Comunità che aprirà in via Kennedy, permettendo indipendenza, risparmio di tempo e di costi di gestione per le amministrazioni pubbliche".