In fondo a via Marsala nel 1904 Camillo Olivetti diede sede alla Cgs, "Società anonima per istrumenti elettici" che produceva apparecchiature elettriche e trasformatori, arrivando ad avere fino a 1.800 dipendenti e poi cambiando il nome con "Istrumenti di misura Cgs". Negli anni ‘70 la crisi petrolifera portò alla decadenza l’azienda monzese, trasformata più volte (prima ancora c’era l’ex Singer, leggendario marchio di macchine per cucire).
I capannoni sono rimasti deserti per molto tempo fino a trasformarsi in campus scolastico: British Institute dal 2016, affacciato su via Solferino, succursale del liceo Carlo Porta da un paio d’anni e, con ingresso dal civico via Marsala 16, dal 12 settembre scorso, liceo musicale Zucchi, inaugurato ufficialmente ieri alla presenza del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara. L’esterno ricorda ancora l’antica realtà produttiva, ma l’interno, 2.600 metri quadrati su tre piani, è stato completamente raso al suolo e riprogettato, creando una vera “High school musical“ all’americana, ma nel cuore di Monza, essendo il liceo musicale Zucchi l’unico della provincia.
Il fil rouge tra manifattura e istruzione ricorre incessante in Brianza. Il sindaco Paolo Pilotto ha infatti ricordato la Brianza del fare, dove 150 anni fa i falegnami monzesi avevano creato le scuole serali di ebanisteria, per lavorare di giorno, studiare alla sera, per diventare più bravi il giorno dopo. Anche il ministro Valditara ha suggerito la prosecuzione di questo legame tra imprenditoria e scuola, proponendo la creazione di composizioni musicali made in Monza, con logo ministeriale, da far produrre alle case discografiche, creando ancora una volta il legame tra scuola e realtà produttiva. In aggiunta, il ministro ha suggerito di allestire un museo di strumenti antichi e spartiti musicali. E la scuola ha tutte le carte in regola per poterci arrivare.
Dispone infatti di una serie di aule per lezioni di gruppo, lezioni di strumento individuali e poi, fiore all’occhiello, un bellissimo auditorium, tanto richiesto ai tecnici della Provincia dalla dirigente Rosalia Natalizi Baldi e che ieri ha avuto il battesimo musicale con la prima esibizione dell’Orchestra di fiati del liceo musicale, del coro e poi dell’Orchestra regionale di archi, una delle quattro.
"Cinque anni fa – ricorda la preside Natalizi Baldi – ricevetti dall’Ufficio scolastico regionale l’incarico di avviare una serie di orchestre tra licei musicali e scuole medie a indirizzo musicale. Così ha preso vita l’Orchestra di chitarre, quella di archi, quella di sassofoni e quella di flauti traversi. Ora sta nascendo l’orchestra di percussioni".
Sarà un viavai di ragazzi da tutta la Lombardia, se si pensa che ogni orchestra conta circa 50 elementi. E per arrivare alla produzione musicale casalinga, i ragazzi hanno a disposizione un nuovissimo laboratorio di tecnologia della musica, materia che studiano dalla prima alla quinta, per due ore alla settimana. "Qui impariamo ad assemblare la musica – spiegano Laura e Giulia – a creare ed elaborare gli effetti sonori. In questo modo ci formiamo non solo come musicisti, ma anche come tecnici del suono".
"Questa scuola – ricorda il presidente della Provincia Luca Santambrogio – è stata realizzata con risorse della Provincia, anche dopo il taglio della legge Delrio. È la seconda scuola che inauguriamo, dopo la succursale del liceo Porta (che vogliamo acquistare). Grazie ai progettisti questa scuola è stata costruita su misura, secondo le esigenze dell’istituto. L’auditorium ospiterà anche eventi fuori orario scolastico, come il prossimo Premio Beato Talamoni".
Il Ministero ha messo a disposizione i fondi per lavagne, strumenti multimediali e musicali e il Comune ha accelerato le pratiche per l’ampliamento degli spazi. A breve verrà risolto anche il problema della palestra, come ha sottolineato il sindaco, con la ristrutturazione di una palazzina tra il liceo musicale e il British Institute.