MARCO GALVANI
Cronaca

Dalla frutta secca ai menu digitali Un piccolo miracolo in QRCode

L’intraprendenza di Luca Danese tra innovazione e sostenbilità, con un occhio all’e-commerce

di Marco Galvani

La tecnologia e la frutta secca. Due mondi che ruotano attorno a Luca Danese, giovane imprenditore che, insieme ad alcuni amici che poi sono diventati soci, ha deciso di passare dalla parole ai fatti. Perché "le idee ce le possono avere tutti, la differenza la fa la capacità di portare nel concreto un concetto". E così, con una laurea in Economia in tasca e una spiccata attitudine al commerciale e una innata dimestichezza con la tecnologia, dopo una manciata di anni da lavoratore dipendente ha deciso di mettersi in proprio. Poco prima del lockdown. Una sfortuna? Per lui è stata, invece, l’occasione di mettersi in gioco. ‘Alimentando’ il business appena iniziato con il progetto Pioppo, la start up custode delle eccellenze italiane, e avviando Born2Digital, società dedicata a colmare i ritardi nella digitalizzazione delle micro e piccole imprese, soprattutto nella ristorazione.

Ed è proprio grazie alla chiusura forzata della scorsa primavera che Luca e i suoi soci sono riusciti a mettersi in mostra. Anche con soluzioni semplici che, per molti ‘primitivi digitali’ diventano qualcosa di straordinario. La prima idea è stata il menu ‘nascosto’ dentro a un QRCode stampato su un piccolo cubo da posare sul tavolo di un ristorante. In sette mesi un centinaio di locali in tutta Italia hanno deciso di affacciarsi sul futuro. Cambiando passo e strategia. E ancora, "creiamo siti web, gestiamo i social, ci occupiamo di grafica online e offline, partendo dal concetto – spiega Danese – che tutto dev’essere interconnesso. La scheda di un locale su Google My Business deve avere un rimando al sito web, al QRCode, alle pagine social e a eventuali servizi di delivery. Non basta avere un sito, una vetrina in un contenitore come il web se poi non sei in grado di far sapere al mondo che ci sei e quali servizi offri".

La parte più ‘semplice’ è mettere a disposizione dei ristoratori il servizio di menu digitali a cui aggiungere anche video, ma si stanno espandendo anche nell’e-commerce di negozi di abbigliamento. Innovazione per seguire la direzione in cui sta andando il mondo. E pure tradizione. Con Pioppo (pioppocompany.it) e "l’impegno di ‘raccogliere’ e valorizzare gli eccellenti prodotti della nostra terra. Partendo dalla frutta secca. Ogni anno in Italia ne vengono prodotti oltre 500mila quintali, ma nei supermercati vediamo esposta soltanto frutta secca importata – spiega Danese -. Il dominio dei prodotti esteri, coltivati con metodi intensivi ed estensivi, dipende dai prezzi più competitivi".

Due le regole: prodotti made in Italy e sostenibilità. Quindi frutta secca italiana venduta in confezioni sostenibili. Così, dal mandorleto in Sicilia del nonno di Carmelo Vella è partita l’avventura imprenditoriale che ha riunito anche Luca, Valeria Lesma e Simone Becchetti nel progetto Pioppo. Oggi vendono noci Lara del Veneto, nocciole Giffoni della Campania e mandorle Tuono della Sicilia per "fare quello abbiamo visto con vino e olio. Serve più innovazione e maggiore consapevolezza del consumatore". Dai prodotti nelle macchinette ai bistrot della Feltrinelli e presto anche nella grande distribuzione.