Dalla Brianza a Monza: lotta contro cyberbulli e pedofili su internet

Massimiliano Capitanio, ex deputato e commissario dell'Agcom, riceve un premio da Telefono Azzurro per il suo impegno a tutela dei minori contro l'uso "delinquenziale" dei social e l'ecosistema virtuale. Una battaglia di civiltà contro cyberbullismo, pedofilia, frodi informatiche e fake news.



Dalla Brianza a Monza: lotta contro cyberbulli e pedofili su internet

Dalla Brianza a Monza: lotta contro cyberbulli e pedofili su internet

Prima la maratona in Parlamento per riportare l’educazione civica in classe, poi la battaglia contro l’uso "delinquenziale dei social". Il brianzolo Massimiliano Capitanio, ex deputato adesso commissario dell’Agcom, l’Agenzia per le garanzie nelle comunicazioni, è stato premiato dal Telefono Azzurro per il suo impegno a tutela dei minori. "Un onore per me – ha detto durante la cerimonia di consegna –. I giovani rappresentano il futuro e la speranza della nostra società. Purtroppo oggi si trovano davanti a insidie che la rete ha decuplicato rispetto al passato e le conseguenze, spesso drammatiche, finiscono ogni giorno fra le notizie di cronaca nera". Un percorso lungo il suo, a Montecitorio "mi sono fatto promotore della legge del 2019 che ha reintrodotto l’educazione civica e digitale nelle scuole e ora, all’Agcom, lavoro perché l’ecosistema virtuale in cui viviamo, volenti o nolenti, sia trasparente, sicuro e regolato".

Da combattere "ci sono cyberbullismo, pedofilia online, sexting, l’invio di immagini sessualmente esplicite, frodi informatiche, furto di dati e identità, ma anche la crescente dipendenza dai cellulari, l’incapacità di prendere decisioni consapevoli e il bombardamento di fake news e misinformazione". L’ultimo rapporto sull’infanzia e l’adolescenza di Telefono Azzurro mette in evidenza "la crescente sofferenza mentale dei ragazzi" e un numero racconta quanto ci sia da fare: dal 1987 a oggi sono 10 le richieste di aiuto che arrivano ogni giorno al 114, il numero d’emergenza dedicato agli under 18. Denunce di violenza domestica e fuori dall’ambito familiare con una fetta crescente di problemi sul web. Un catalogo nero "contro il quale in questa battaglia di civiltà da oltre 35 il Paese può contare anche sull’aiuto dell’organizzazione", sottolinea Capitanio. A insignirlo, il presidente Ernesto Caffo e Guido Scorza della Privacy.

Barbara Calderola