Certi locali sono come il buon vino: nascono bene e crescono meglio, capaci come sono di adattarsi alle nuove abitudini di consumo, quelle che si esaltano in una sosta veloce al bancone con espresso e cornetto, in un caffè quasi da meditazione o in assaggi selettivi a base di toast, pancake, piccoli e grandi lievitati. Insomma, sono sempre loro, i bar, a prendersi la scena. E se il Gambero Rosso è da sempre la cartina tornasole del loro stato di salute, la nuovissima “Guida 2025” che li giudica per qualità, servizio e offerta, è ancora una volta illuminante. Anche laddove si concentra sulla Brianza Monzese. Con alcune conferme. Ma anche con un paio di new entry che meritano di essere prese nella dovuta considerazione. Peraltro entrambe posizionate e collocate a Busnago, curiosa coincidenza che accende i riflettori su un piccolo centro della provincia ma dove evidentemente viene coltivata l’arte dell’accoglienza.
Si aggiudica ben “2 tazze” il Mais di via Italia 48, valutazione che corrisponde al giudizio "Locale ottimo" per l’offerta (prima colazione, spuntino, aperitivi e cocktail), il servizio, l’ambiente e l’igiene, agguantando anche “1 chicco” per la qualità del caffè. In particolare, il Gambero Rosso fa i complimenti al Bar-Pasticceria aperto nel 2019 da Massimo Peschiera ed Enrico Bissi e ben diretto da Cristina Falavigna per la "proposta ricca e variegata, interamente gluten free e in larga parte anche senza lattosio", per la "buona gamma di brioche, croissant, sfoglie ripiene e tartellette" ma anche per il pane, le pizze, i drink e i taglieri. E tra le pagine della nuova guida entra di diritto anche il Sablè Croissanteria di via Piave, sempre di Busnago, a cui il Gambero assegna “1 tazza e 1 chicco”, elogiando in modo particolare i maritozzi con panna, il pain suisse e le veneziane, ma anche i cappuccini "ben bilanciati" e il servizio cordiale. Con le novità, spiccano anche le conferme. Come quelle che riguardano il gettonatissimo Molè di Fabio Levini a Carate Brianza giudicato tra i migliori della provincia (2 tazzine e 2 chicchi) e, a Giussano, sia il Cosmo, sempre eccellente ma che perde per strada una delle sue tre tazzine (in aggiunta, anche 2 chicchi) che il Verga (anche qui una tazzina in meno rispetto alle 2 dell’edizione precedente. E 2 chicchi). Esce invece dalla guida “Bar d’Italia” del Gambero Rosso il Velò di Seregno. Mentre il Q.B. di Gianfranco Sacco a Monza, in piazza Corridoni, riesce ad ottenere la stessa valutazione dell’edizione precedente (2 tazzine e 2 chicchi). E si aggiudica la riconferma anche la torrefazione Il Griso di Seveso che con “3 chicchi” di fatto si accredita come il locale più reputato della Brianza Monzese per la qualità del caffè.