
di Cristina Bertolini
In un’accattivante narrazione tra mito, mistero e brivido, Vertigo Syndrome da oggi presenta la mostra “Yokai“, un fantastico viaggio attraverso 200 opere dei più spaventosi artisti giapponesi del XVIII e XIX secolo.
Appuntamento al Belvedere della Villa Reale fino al 21 agosto, con il patrocinio del Comune di Monza e del Consolato generale del Giappone a Milano. Si potranno ammirare stampe, libri rari antichi, preziosi kimono, armi, spade, un’armatura Samurai, oltre a 77 preziosi netsuke, cioè piccole sculture in avorio della collezione privata Bertocchi, finora mai mostrati al pubblico, così come un rotolo a scorrimento, lungo 10 metri che racconta la vicenda di Shutendoji, una creatura mitologica (Oni) a capo di un esercito di mostri che infestava il monte Oe, nei pressi di Kyoto. Si aggiungono i famosi quaderni manga di Hokusai che hanno promosso la diffusione in occidente della moda dei manga. "Abbiamo scelto questa mostra – sottolinea Giuseppe Distefano, direttore del consorzio Parco e Villa – per la particolarità degli oggetti esposti, per il taglio trasversale e innovativo, adatto sia per chi già conosce la cultura giapponese che per i neofiti". Il percorso espositivo è suddiviso in 11 sezioni che faranno rivivere al pubblico l’esperienza della prova di coraggio dei samurai, nel rituale delle cento candele. Per questo la stanza delle cento candele è il cuore ispiratore della mostra che ricorda il rituale dei samurai del XVIII secolo. Si ritrovavano in una stanza illuminata da 100 candele e ognuno raccontava una storia spaventosa, popolata dai mostri giapponesi. "La paura nella narrativa giapponese – spiega Paolo Linetti, curatore della mostra – stimolava nei guerrieri l’adrenalina per darsi coraggio e per purificarsi e nelle cortigiane la fuga dalla realtà verso mondi fantastici". Stampe e racconti narrano di donne avvenenti che rivelano alle loro vittime la loro reale natura di mostruosi ragni; gatti che per vendicare la morte dei padroni bevono il sangue dei nemici e si trasformano in loro, dando origine alla narrazione dei Pokemon; esseri acquatici che importunano le natanti; sirene giapponesi la cui carne profumatissima può donare agli uomini giovinezza o morte atroce. Al termine della storia, chi l’aveva narrata doveva alzarsi e spegnere una delle cento candele, prendere uno specchio e specchiarvisi nell’angolo più lontano: l’oscurarsi progressivo della stanza accompagnava la narrazione di racconti sempre più spaventosi.
Vertigo Syndrome, fondata da Chiara Spinnato nel gennaio 2022, si occupa di ideazione, organizzazione e produzione di mostre proprie che offrono al visitatore rapimento emozionale e nuove conoscenze. "La mostra è molto adatta anche ai bambini – dice la fondatrice – I giapponesi sono entrati nella nostra cultura televisiva a partire dagli anni ‘50 con Godzilla, portando usi e costumi della società nipponica nel nostro paese. Per i ragazzi appassionati di manga, la visita può diventare spunto di analisi delle origini dei loro personaggi preferiti".