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Dai banchi all’Universo. Alla primaria Omero crescono i progettisti delle stelle

Scuola estiva all'Istituto Koiné di Monza: ragazzi imparano coding e robotica con l'Esa Kids. Metodo Tinkering per problem solving e creatività. Inclusione e divertimento.

Dai banchi all’Universo. Alla primaria crescono i progettisti delle stelle

Piccoli ingegneri e progettisti crescono alla scuola primaria Omero di San Rocco. Si conclude oggi la scuola estiva dell’Istituto comprensivo Koiné, un’esperienza che piace a ragazzi e famiglie delle classi quarte e quinte (54 aderenti) che si è protratta dalla chiusura delle lezioni, grazie ai finanziamenti del decreto ministeriale 65 sul tema delle materie Stem e multilinguismo, oltre a fondi Pnrr anti dispersione scolastica, sui temi del coding e della robotica.

Aderendo al tema della scoperta dello spazio con la proposta dell’Agenzia spaziale europea Esa Kids, i ragazzi sono stati chiamati da subito a studiare i pianeti del sistema solare, a costruire i loro robot e il diorama dedicato all’ambiente spaziale fra stelle, pianeti e robot che accoglie il visitatore all’ingresso. La piattaforma multidisciplinare dell’Agenzia aerospaziale europea Esa Kids propone ai ragazzi di immaginare un viaggio nello spazio, di progettare e costruire una navicella e un razzo, pianificando quali materiali utilizzare e quali attrezzature, simulando una vera commessa aziendale. "Si tratta naturalmente di materiali di recupero – spiegano le insegnanti Ilria Rubertà e Elisa Ripamonti – scatoloni, carta, colla, nastro adesivo, giornali, vecchi compact disc e tappi di bottiglia. A seguire la domanda: se potessi acquistare del materiale, cosa metteresti nell’ordine?. I ragazzi si abituano sin da piccoli a pianificare il loro lavoro in squadra, come in un vero e proprio contesto aziendale, a risolvere i problemi, a ragionare e a rispondere a domande concrete qui e ora. Il tutto diventa poi oggetto di un report con foto, didascalie, infografica su Ipad e Chromebook forniti dalla scuola, per la presentazione finale ai genitori".

Come spiega la maestra Nicolina Incolla, "il problem solving tanto richiesto oggi dalle aziende, si impara sin da piccoli a scuola. Ci siamo ispirati al film Apollo 13 per introdurre il metodo Tinkering (provare ad armeggiare) apprendimento informale in cui si impara facendo. L’alunno è incoraggiato a sperimentare. Tutte le attività vengono lanciate sempre sotto forma di gioco o sfida e devono essere realizzate in gruppo". L’obiettivo era quello di trasportare rocce lunari e i ragazzi dovevano immaginare un modo, con gli strumenti a disposizione. Con questo metodo hanno anche creato una nuova costellazione, realizzata con led su un cartellone. Gli insegnanti hanno introdotto le costellazioni, spiegando che si tratta di un sistema convenzionale di studiare aggregazioni di stelle e poi i ragazzi sono stati invitati a collaborare, per creare la loro costellazione che per la festa finale verrà illuminata, creando il cielo stellato della scuola.

Il segreto del successo è uno staff di 5 insegnanti (di cui fanno parte anche Ilaria Simone e Biagio Catania) a cui piace stare con i loro ragazzi in una didattica meno formale di quella frontale: "È un lavoro faticoso, ma divertente per vivere i ragazzi in modo diverso – dicono gli insegnanti – inseriamo anche i bimbi disabili di Spazio Inclusione (da 3 a 5, già alunni della scuola, coi loro educatori). I compagni li aiutano e li controllano, come una vera squadra". La giornata inizia con la canzone-sigla e durante le pause pranzo al sacco giochi d’acqua e karaoke.

Cristina Bertolini