Da Monza in missione in Tanzania. La sfida di Marianna Zicoia: riuscire a curare i bambini africani

Specializzanda in Pediatria, per sei mesi sarà all’Ospedale di Tosamaganga

Da Monza in missione in Tanzania. La sfida di Marianna Zicoia: riuscire a curare i bambini africani

Da Monza in missione in Tanzania. La sfida di Marianna Zicoia: riuscire a curare i bambini africani

Monzese, specializzanda in Pediatria all’Università Milano Bicocca. È Marianna Zicoia, 29 anni, pronta per partire per la Tanzania. Da lunedì, per sei mesi, sarà all’Ospedale di Tosamaganga grazie al progetto Jpo (Junior Project Officer) di Cuamm (Collegio universitario aspiranti medici missionari) che permette agli specializzandi di fare un’esperienza in Africa, riconosciuta nel loro percorso formativo di giovani medici.

"Sono pronta per partire e davvero molto motivata, anche se non manca qualche timore come l’impatto con un ambiente in cui avrò a disposizione meno risorse rispetto al contesto da cui provengo – dice Marianna, al quarto anno di specializzazione all’Irccs San Gerardo dei Tintori e al Centro Maria Letizia Verga di Monza –. Qui in Italia ci sono enormi investimenti sulla salute infantile. Non sarà facile accettare che in paesi come la Tanzania, invece, non è sempre possibile assicurare ai bambini le cure che per noi sono scontate".

Per Marianna non è la prima volta in Africa: da studentessa di medicina è stata a Wolisso, in Etiopia, sempre con Cuamm. La precedente esperienza ha influito sulla scelta della specializzazione in pediatria e l’ha portata anche a dedicare la tesi alla malnutrizione acuta infantile. Ora, torna in Tanzania come medico a tutti gli effetti: "Avrò delle responsabilità importanti a cui rispondere".

"Siamo molto felici di poter lavorare con un’organizzazione così importante come il Cuamm – commenta Marta Verna, referente del progetto Children Global Medicine del Centro Maria Letizia Verga di Monza –. Questa collaborazione si inserisce perfettamente nell’ambito dei nostri progetti di cooperazione internazionale, attivi fin dal 1986 e rivolti principalmente alla cura delle malattie ematologiche infantili in centro-sud America e in Medio Oriente". Il Cuamm opera in Tanzania dal 1968. Nel 2022 ha supportato più di 40 strutture sanitarie con oltre 100 operatori, soprattutto locali. All’Ospedale di Tosamaganga, dove andrà Marianna, Cuamm è presente dal 1970. Con 192 posti letto, offre servizi a una popolazione di 315mila abitanti. Situato in un’area rurale, riesce a garantire servizi pediatrici e parti sicuri per migliaia di mamme, ma anche prevenzione e trattamento della malnutrizione infantile, cure contro la malaria, la tubercolosi, l’HIV e le malattie croniche come ipertensione e diabete.

Tre anni di pandemia hanno indebolito un già fragile sistema sanitario e registrato una significativa riduzione dell’accesso agli ospedali. La Children Global Medicine è un’area di studio, ricerca e pratica sostenuta dal Comitato Maria Letizia Verga che pone il focus sul miglioramento dello stato di salute e dell’accesso alle cure per tutta la popolazione del mondo, secondo il principio dell’equità.

Attraverso la metodologia della “capacity building“ punta a promuovere l’autosufficienza dei paesi ai quali si rivolge attraverso lo sviluppo delle risorse locali, la trasmissione delle conoscenze, il lavoro di affiancamento e la supervisione in loco. I suoi principali progetti sono stati realizzati in Nicaragua, Guatemala, Salvador, Paraguay e Iraq, in larga parte focalizzati sull’introduzione del trapianto di cellule staminali ematopoietiche per la cura delle emopatie maligne e benigne.

C.B.