
"Da loro sostegno a tutto il sistema socio-economico"
"La dinamicità delle imprese
di stranieri rispetto a quelle
di italiani non mi stupisce:
è l’esito dell’andamento demografico di questi anni
ma racconta pure una trasformazione inevitabile". Commenta così i numeri Eugenio Massetti (nella foto), presidente di Confartigianato Lombardia oltre che
della sezione di Brescia.
"L’arrivo di immigrati
è un dato incontrovertibile.
In questa platea c’è chi lavora come dipendente e chi sceglie
di mettersi in proprio,
e questo è un frutto anche dell’integrazione. Ritengo
sia anzi molto positivo
che chi è cresciuto qui
poi decida di aprire una propria attività nell’ottica dello spirito di imprenditorialità
che caratterizza l’Italia".
C’è anche il fattore anagrafico: "L’età media degli stranieri
è più bassa della popolazione autoctona e questo porta anche una maggiore propensione a rischiare aprendo una propria attività". Per Massetti l’imprenditoria straniera sta dando sostegno
al sistema socio-economico, compensando la denatalità
che caratterizza la Lombardia come il resto del Paese. "Contiamo 400mila nati
in meno a livello nazionale. Questo porta inevitabilmente ad avere meno imprese e meno lavoratori. Lo vediamo
ad esempio quando parliamo delle difficoltà a trovare personale. Una causa di questo fenomeno non è solo
che mancano persone specializzate ma anche
che mancano i giovani
per il calo di natalità. Vanno
benissimo le regole e il loro rispetto, ma l’immigrazione
è necessaria ed inevitabile:
loro stessi diventeranno popoli che ospiteranno altri popoli".
F.P.