
Ricerca e censimento di luoghi a disposizione per ospitare i profughi in fuga dalla guerra. Raccolte di generi alimentari, prodotti di prima necessità, coperte e materiali di soccorso per aiutare in loco i civili costretti ad abbandonare le loro case. Marce per la pace e manifestazioni di solidarietà al popolo ucraino. La Brianza si prepara ad accogliere e intanto continua a darsi da fare e a mobilitarsi.
A Lissone è in atto una raccolta di cibo come pasta, riso, polenta, legumi, tonno e carne in scatola, zucchero e merendine, oltre alle coperte: l’iniziativa è stata organizzata dai ragazzi della pastorale giovanile della parrocchia in collaborazione con il Sermig-Arsenale della Pace di Torino. Con l’aiuto degli alpini il primo carico di derrate e scatoloni, con quanto messo assieme nell’ultima settimana, è già stato consegnato al Sermig e ora partirà alla volta dei centri che in Romania, nella zona al confine con l’Ucraina, sono impegnati a sostenere i profughi in arrivo. La raccolta proseguirà per tutta questa settimana: per chi volesse contribuire, da oggi in avanti le donazioni possono essere portate nella sede della protezione civile locale, in via Tripoli, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, così da poter organizzare meglio la raccolta e il trasporto del materiale.
Ad Albiate, dove il Comune assieme ad alcune associazioni del paese sta raccogliendo beni da inviare nel Paese dell’Est Europa attraverso l’Associazione Ucraina Italiana: possono essere donati prodotti alimentari a lunga conservazione, medicinali e coperte, lenzuola e asciugamani. Li si può consegnare in municipio, in Villa Campello, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12. Intanto gli aiuti iniziano a guardare non solo a chi ancora si trova lontano, ma pure a chi sta arrivando in Italia.
La Caritas a Lissone e la parrocchia cercano locali dove ospitare coloro che stanno fuggendo dall’Ucraina: per informazioni ci si può rivolgere allo 039.48.21.47. Il Comune ha inoltre attivato un indirizzo e-mail apposito, espressamente dedicato alla gestione degli aiuti e alle informazioni per l’accoglienza: si può scrivere ad accoglienza.ucraina@comune.lissone.mb.it per segnalare la disponibilità, da parte di privati, di strutture per ospitare i profughi, o la volontà di accoglierne nella propria abitazione, o comunque l’intenzione di rendersi in qualche modo disponibili.
A Vedano l’Amministrazione si sta muovendo per censire le abitazioni che possono essere messe a disposizione per accogliere i profughi: chi avesse alloggi e li volesse aprire a queste persone o li volesse ospitare in famiglia lo può segnalare ai servizi sociali del Comune. Non mancano infine, le manifestazioni.
A Triuggio domenica sera 300 persone, tra cui diverse famiglie ucraine residenti in paese, hanno sfilato in un “Corteo per la Pace” organizzato dall’Amministrazione comunale: con fiaccole, bandiere arcobaleno e altre giallo-blu hanno marciato da piazzale Berlinguer fino al centro sportivo di via Kennedy per condannare la guerra e dare solidarietà al popolo dell’Ucraina. Una richiesta di pace partita anche dalla piazza centrale di Vedano, dove decine e decine di persone si sono radunate domenica pomeriggio per un’iniziativa promossa da una dozzina di associazioni del territorio, raccogliendo anche molto materiale d’emergenza e di soccorso a supporto dei profughi.
Fabio Luongo