
Premio alla carriera per Ketty Magni (nella foto), nella 15esima edizione del Premio Brianza, per aver dato vita a un nuovo genere letterario, il romanzo storico culinario: da Martino da Como, sovrano delle cucine alla corte degli Sforza, Bartolomeo Scappi, il cuoco dei papi, ad Arcimboldo, alla passione per il "ben mangiare" del grande musicista Gioacchino Rossini.
L’opera più recente, nelle librerie da primavera 2020 è "Artusi, il bello e il buono", per ricordare i 200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi fautore dell’ unità d’Italia... a tavola attraverso la pubblicazione del suo "La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene", "manuale pratico per le famiglie" contenente ricette per ogni gusto. E’ una biografia romanzata ricca di aneddoti, ma anche un capitolo fondamentale della storia culinaria nazionale. Ketty Magni insegna scrittura creativa: "consiglio a tutti di tenere un diario - suggerisce - in questo periodo complicato ha una funzione terapeutica: aiuta a mettere nero su bianco i problemi per gestirli".
Non si può scrivere se non si legge, come fa osservare la scrittrice che quindi per questi giorni di ritiro forzato in casa suggerisce anche di scegliere i libri come compagni di viaggio. Brianzola doc, nata a Desio, nei suoi libri Ketty Magni cerca sermpre di fare riferimento alla Brianza. "Il premio alla carriera mi ha fatto molto piacere - sottolinea - perchè ritengo di incarnare lo spirito operoso della mia terra. Il premio mi rappresenta anche come donna. E’ il frutto di tanto lavoro di ricerca storica, di impegno e sacrificio". Non si ferma mai Ketty Magni. Ora lavora una nuova opera, sempre nel filone storico culinario, su cui però non si sbilancia: "Mi costa parecchi mesi di lavoro presso archivi storici e museri, per poi trovare la dimensione narrativa e poetica". C.B.