Brianza, giù i ricoveri ma "il Covid zero non esiste"

Paolo Bonfanti, direttore del reparto di Malattie infettive del San Gerardo , invita alla cautela: convivremo ancora a lungo col virus

In una settimana il numero dei ricoverati all’ospedale San Gerardo è sceso da 140 a 119

In una settimana il numero dei ricoverati all’ospedale San Gerardo è sceso da 140 a 119

Monza, 15 febbraio 2022 -  Calano ancora i ricoveri, si alza l’età media dei pazienti e "si parla giustamente di un ritorno alla normalità". Anche se, come dice Paolo Bonfanti, direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedalde San Gerardo di Monza, "credo sia più realistico definirla nuova normalità: l’opzione Zero Covid non è, infatti, un obiettivo ancora raggiungibile a breve termine, in quanto l’eradicazione o l’eliminazione del virus non rappresentano vie percorribili attualmente". Esplicito invito alla cautela. Certo, "una campagna vaccinale sempre più estesa e l’avere a disposizione nuove importanti armi, quali gli antivirali, sono enormi passi in avanti – riconosce Bonfanti – ma dovremo abituarci a convivere con il virus ancora per molto tempo, usando ragionevolezza nei comportamenti, come abbiamo imparato in questi mesi. Per tutelare noi stessi ma soprattutto i più fragili che rimarranno ancora esposti alle insidie di Covid, come questa quarta ondata ha iniziato a insegnarci". E come dimostra anche l’età media dei ricoverati, che nell’ultima settimana è passata da 72 a 74 anni. Ad oggi nei reparti dell’ospedale San Gerardo sono ospitate 119 persone: 95 di queste in Malattie infettive, 10 in Pneumologia, 8 in Terapia intensiva, 2 in rianimazione respiratoria e 4 in altri reparti. Una settimana fa, invece, il numero dei pazienti Covid in ospedale era a quota 140 (109 in Malattie infettive, 11 in Pneumologia, 8 in Terapia intensiva, altrettanti in terapia intensiva respiratoria e 4 in altri reparti). In calo anche i ricoveri tramite il pronto soccorso: nella settimana dal 7 al 13 febbraio delle 1.610 persone che si sono presentate nel reparto di emergenza, 110 avevano sintomi riferibili al Covid, ma soltanto 23 hanno avuto necessità di essere ricoverati. Nella settimana precedente, invece, in pronto soccorso sono arrivati 1.540 pazienti con 44 ricoverati tra i 151 sospetti casi Covid. Segnali confortanti anche sul fronte dei decessi: nell’ultima settimana 8 morti contro i 13 messi a referto fra il 31 gennaio e il 7 febbraio. Un quadro della situazione "coerente con quanto si osserva al di fuori dell’ospedale dove il numero dei nuovi contagi è in significativa riduzione (ieri il bollettino di Regione Lombardia ha certificato 154 nuovi positivi in Brianza, ndr) – continua il direttore di Malattie infettive –. Anche l’accesso in pronto soccorso dei casi sospetti è in riduzione". Tutti questi dati messi insieme sono considerati dall’esperto "estremamente positivi e finalmente permetteranno agli ospedali di occuparsi in modo adeguato anche dei pazienti affetti da altre patologie". Ferma restando l’importanza di non rallentare il ritmo delle vaccinazioni, in particolare tra gli over 50 per i quali, peraltro, da oggi è obbligatorio il Super green pass per andare a lavorare. Secondo l’ultimo censimento condotto da Ats Brianza, dall’inizio dell’anno tra gli ultra cinquantenni brianzoli sono state effettuate 115.453 somministrazioni: 4.008 prime dosi, 7.777 seconde dosi e 103.650 dosi booster. Mentre dall’1 gennaio 348 over 50 hanno ottenuto l’esenzione dal vaccino.