
di Martino Agostoni
Lavoratori in fuga dal caro-affitti di Milano, ma anche dai comuni della cintura metropolitana, si spostano a Monza e in Brianza dove trovano una casa non solo più economica ma anche in un contesto meno grigio.
Dopo gli anni dell’emergenza sanitaria e dei lockdown nell’arco del 2021 Monza, assieme a Como, è risultata il capoluogo lombardo con il più alto numero di nuovi contratti d’affitto stipulati dai lavoratori trasfertisti, quelli quindi che si sono spostati per motivi di lavoro. Tanti di loro il lavoro ce l’hanno a Milano ma hanno trovato più conveniente prendere la casa a Monza e l’anno scorso il 68% di tutti i nuovi contratti d’affitto nel capoluogo brianzolo hanno riguardato lavoratori in trasferta, mentre il 32% delle nuove locazioni monzesi è stata per scelta abitativa. La caratteristica di “città per lavoratori fuori sede” Monza la condivide con Como come indica l’analisi socio demografica realizzata dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa che ha preso in considerazioni le locazioni realizzate attraverso le agenzie attive in Lombardia nell’arco del 2021.
Emerge così che Monza e Como sono i capoluoghi dei lavoratori trasfertisti tanto quanto, grazie alla presenza dell’università, Pavia è la città con il tasso più alto di affitti a studenti fuori sede, pari al 31,7%, mentre a Milano nel 2021 la percentuale di contratti d’affitto a studenti universitari è stata pari al 23,6%. Nella media regionale però la maggior parte di coloro che sceglie di prendere una casa in affitto lo fa per scelta abitativa: in Lombardia il 63,9% dei contratti di locazione sono stati stipulati da nuclei familiari che non hanno (o non vogliono avere) la casa di proprietà, quindi il 29,6% riguarda lavoratori trasfertisti e il 6,5% gli studenti universitari. Sulla tipologia di contratti stipulati in Lombardia, quelli a canone libero sono quasi 3 ogni 4, pari al 72,7%, seguiti da quelli a carattere transitorio pari al 19,9% e infine quelli a canone concordato sono stati 7,4%.
E la situazione a Monza si presenta in linea con la media regionale: nel 2021 gli affitti a canone libero in città sono stati il 71,4%, seguiti dal 22,4% da tipologie transitorie e quindi dal restante 6,2% da locazioni a canone concordato. Metà di coloro che in Lombardia prende una casa in affitto, pari al 50,8% dei casi, è single mentre a Monza la percentuale sale al 55,1% dei casi, mentre la fascia d’età degli inquilini lombardi è nel 54% dei casi quella più giovane, di affittuari con età tra 18 e 34 anni, seguita da quella con un’età compresa tra 35 e 44 anni (17,7%). Numeri simili anche a Monza dove i nuovi inquilini hanno nel 52,1% dei casi un’età sotto i 34 anni. Rispetto alla tipologia di casa più affittata in Lombardia, il bilocale vince con il 51% delle scelte, mentre al secondo posto ci sono i trilocali con il 26,6% delle preferenze, una tendenza ancora più accentuata a Monza dove il bilocale arriva a essere la soluzione nel 79% dei casi, seguito alla pari sia dai monolocali sia dai trilocali entrambi al 9,3% di nuovi affitti l’anno scorso.