Cosa andrà in scena quest’anno. La stagione racconterà il Mito

Dalla grande prosa alla sperimentazione, presentati 17 titoli divisi in tre sezioni

Cosa andrà in scena quest’anno. La stagione racconterà il Mito

Dalla grande prosa alla sperimentazione, presentati 17 titoli divisi in tre sezioni

"Nelle sue diverse declinazioni e affascinanti rielaborazioni il Mito è una costante di questa nuova Stagione Teatrale che non vedo l’ora di condividere con la comunità del Teatro Manzoni". Così Paola Pedrazzini, direttrice artistica del Teatro Manzoni ha introdotto la stagione, composta da tre sezioni “Grande prosa“ 8 spettacoli; il teatro sperimentale “Altri percorsi“ (6 spettacoli) e tre eventi speciali. Si comincia il 15 novembre con Arturo Cirillo che si confronta con un mito dell’età moderna, “Don Giovanni“, mescolando codici diversi (Molière, Da Ponte, Mozart) così come Baliani e Pennacchi uniscono più stilemi nel loro “Arlecchino?“ restituendo lo spirito più profondo di una maschera “archetipica“ della commedia dell’arte.

Marco Baliani dedica il suo monologo “Quando gli dei erano tanti“ ispirato al mondo mitico, a “Le Nozze di Cadmo e Armonia“ di Roberto Calasso. Scava nelle profondità del mito greco e dell’animo umano la narrazione di “Stefano Massini racconta il mito“; mentre si specchia nei miti più antichi della poesia occidentale “Iliade il gioco degli dei“ con Alessio Boni. Leonardo Lidi presenta il suo “Il Giardino dei Ciliegi“ di Cechov. Rocco Papaleo è protagonista de “L’ispettore generale“, di Gogol, regia di Leo Muscato. Non poteva mancare Shakespeare: "Perché Re Lear? Perché tornare ancora una volta a Shakespeare?" si chiedono Ferdinando Bruni e Francesco Frongia che firmano regia, scene e costumi della tragedia. La stagione è percorsa da una linea al femminile, a partire da “Svelarsi“ regia di Silvia Gallerano e “Boston Marriage“ di David Mamet che tocca il tema dell’omosessualità femminile, con una grande prova delle attrici a partire da Maria Paiato. Grazie a “Il tango delle capinere“ arriva a Monza Emma Dante e poi l’autrice e performer Marta Cuscunà con la sua ultima produzione “Corvidae. Sguardi di specie“ ed “È bello viveri liberi“ sulla biografia di una partigiana. "Compito di un artista è anche quello di commentare gli avvenimenti del suo tempo usando gli strumenti dell’arte" diceva De André, ricordato da Neri Marcoré in “Buona novella“. L’80° anniversario della Liberazione sarà ricordato con il reading di Benedetta Tobagi “La Resistenza delle donne“ e “Ausmerzen, vite indegne di essere vissute“, testo di Marco Paolini che Renato Sarti adatta e porta in scena insieme all’attrice disabile Barbara Apuzzo. Presenti sabato all’introduzione di stagione il sindaco Paolo Pilotto, il vicesindaco Egidio Longoni, l’assessora alla Cultura Arianna Bettin, la presidente del cda dell’Azienda Borsa, Barbara Ongaro e la direttrice dell’Azienda speciale Borsa, Barbara Vertemati che ha ricordato i numeri della stagione 2023/24 (53 spettacoli, 80 affitti sala, 22mila presenze fra 1100 abbonati e più 14mila biglietti singoli venduti.

C.B.