BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Corsa contro il tempo. Fimer, dalle parole ai fatti

A fine mese scade la solidarietà per gli addetti di Vimercate e della sede toscana. Domani l’incontro tra sindacati e commissari del tribunale per salvare i posti.

Corsa contro il tempo. Fimer, dalle parole ai fatti
Corsa contro il tempo. Fimer, dalle parole ai fatti

Un’altra corsa sul filo di lana per Fimer, a fine mese scade la solidarietà, "bisogna trovare il modo di conservare l’occupazione", dicono i sindacati. Domani, l’incontro fra metalmeccanici e commissari che devono rimettere in sesto il colosso brianzolo degli inverter e delle colonnine elettriche in crisi da due anni. "Al primo faccia a faccia con la nuova gestione ci è stata confermata la volontà di salvare entrambi i siti e i posti di lavoro per i quali ci siamo battuti fin dall’inizio di questa vertenza – dice Stefano Bucchioni della Fiom-Cgil Brianza –. Ora, entriamo nel merito". All’ordine del giorno, la verifica delle condizioni per ricorrere alla cassa integrazione, una soluzione ponte "in attesa che subentrino investitori con un vero piano industriale capace di rimettere sul binario giusto un business che per ironia della sorte è quello più promettente sul mercato e che in questa vicenda invece sta mettendo in difficoltà centinaia di famiglie". Allo stabilimento a forma di astronave del sito di Vimercate "il punto è anche conservare la forza lavoro, qui, i dipendenti sono rimasti 88 dei quasi 200 iniziali", ancora Bucchioni.

Chi ha potuto, ha trovato impiego in altre realtà, "ma il rischio è perdere ulteriore esperienza". Il tavolo di confronto sarà allargato alla fabbrica di Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, dove in forze sono in 266, più un altro centinaio di addetti dell’indotto. La partita è ricominciata dall’inizio dopo la dichiarazione dello stato di insolvenza da parte dei giudici del Tribunale di Milano, a inizio ottobre, alla fine di un paio di cambi di Cda, non risolutivi. Ora, al timone ci sono i tecnici nominati dai magistrati: Maurizio Ascione Ciccarelli, Eugenio D’Amico e Gerardo Losito. A loro il compito di stilare una relazione sullo stato di fatto dei libri contabili e di esaminare eventuali acquirenti. Da mesi in campo c’è Greybull McLaren, il fondo inglese che vuole prendere il controllo dell’azienda. Per i sindacati da sempre il nodo da sciogliere "è stabilire se ci siano le condizioni per la ripresa della produzione. Perché in reparto non si fa praticamente più niente, anche se clienti e commesse per chi è un nome del settore non mancherebbero".