STEFANIA TOTARO
Cronaca

Monza, corruzione al comando dei vigili del fuoco: il pompiere infedele patteggia 4 anni e mezzo

Enrico Celestino Vergani, addetto agli acquisti per l’ufficio automezzi, era accusato di aver ottenuto mazzette e regali dai fornitori (che hanno concordato una pena di due anni)

Il pompiere Enrico Celestino Vergani, 57 anni

Il pompiere Enrico Celestino Vergani, 57 anni

Monza, 17 aprile 2025 - Quattro patteggiamenti e una messa alla prova, ma dopo avere pagato un risarcimento dei danni ad un'associazione nazionale che si occupa dei familiari dei pompieri, per l'inchiesta sulla corruzione al comando provinciale dei vigili del fuoco di Monza.

Oggi davanti al gup del Tribunale di Monza, Marco Formentin, ha concordato la pena di 4 anni e mezzo di reclusione, comprensiva dei mesi che ha già trascorso in carcere per non doverci più fare ritorno, Enrico Celestino Vergani, 57 anni, di Carate Brianza, l'addetto agli acquisti per l'ufficio automezzi accusato di avere abusato del suo ruolo per ottenere mazzette dai fornitori, ma anche regali come buoni benzina e catene da neve per le proprie auto, oltre che intascarsi beni della sede di Monza dove prestava servizio.

La pena di due anni con la sospensione condizionale è stata patteggiata invece dall'imprenditore dei veicoli antincendio Sergio Fortini, 54 anni, di Manerba del Garda, dall'altro imprenditore delle gomme di Giussano, Martino Longoni, 54 anni e dalla moglie del vigile del fuoco, Mariangela Braggiato, 54 anni, imputata per avere speso 30mila euro ben consapevole, secondo gli inquirenti, che erano soldi provento delle attività illecite del coniuge.

Vergani e un altro vigile del fuoco, Edoardo Correnti, 53 anni, di Giussano, sono inoltre accusati di avere fatto i ‘furbetti’ del cartellino di presenza in ufficio per le ore di lavoro straordinario. Correnti ha chiesto di ottenere la messa alla prova, che prevede un risarcimento dei danni e un programma di lavori socialmente utili. In caso di conclusione positiva del percorso il giudice estingue il reato. Per lui si torna in Tribunale a novembre.