
Tamponi rapidi per marcare stretto il virus e aiutare i medici di famiglia nella diagnosi di Covid. Agrate organizza l’ambulatorio volante nel parcheggio del polo socio-sanitario, d’accordo con Assab, la municipalizzata che controlla le farmacie, i dottori, e la protezione civile che gestisce il servizio. Tutto a prezzo calmierato, 15 euro per il kit, compresa la prestazione infermieristica.
"Non ci sono margini di utile in questa cifra: la nostra Azienda Speciale ha voluto offrire un’opportunità ai cittadini senza scopo di lucro", precisa il sindaco Simone Sironi che tira le fila dell’iniziativa.
Per sottoporsi al prelievo rino-faringeo bisogna essere residenti in città e avere l’indicazione del proprio specialista.
La svolta è arrivata dopo la crescita esponenziale dei contagi "in soli due giorni il numero dei positivi è schizzato da 39 a 56. Un aumento di oltre il 40% - aggiunge il primo cittadino - Numeri che fanno paura e che richiedono contromisure. Altri 50, invece, sono le in sorveglianza attiva: alcuni ricoverati, altri a casa con pochi sintomi e altri ancora senza problemi. Tra di loro ci sono studenti, la curva epidemia ci preoccupa, mentre la situazione all’interno degli ospedali è critica. Non è il momento di esitare: serve la massima collaborazione da parte di tutti".
Ancora una volta il sindaco lancia l’appello "a usare sempre e senza eccezioni gli strumenti di prevenzione e contenimento che abbiamo a disposizione. Mascherine, distanziamento, sanificazione, niente assembramenti. In attesa del vaccino sono queste le misure che ci salveranno". Si aggiunge la nuova postazione: "L’abbiamo allestita rapidamente, c’è anche la lampada a ultravioltetti per l’igienizzazione. In questo modo cerchiamo di dare una mano ai nostri dottori. Se il risultato è positivo, scatta la comunicazione ufficiale e il protocollo con quarantena. Se è negativo ci si mette il cuore in pace".
"Vista l’esplosione di casi sul territorio, Ats è in difficoltà a tracciare l’infezione. Una classe delle medie è finita in isolamento per iniziativa della scuola, aspettando il decreto dell’Azienda sanitaria, arrivato quattro giorni dopo".
"I contatti con l’Istituto comprensivo sono continui allo scopo di intervenire più in fretta possibile, quando necessario". Fra le criticità anche "l’interpretazione del Dpcm. Ci sono punti controversi. Ad esempio sulle lezioni di musica individuali. Sembrano inezie, ma la quotidianità è fatta di piccole cose come ci ha insegnato il lockdown. Ora, temiamo tutti di perderle di nuovo. Per non farlo occorre responsabilità. E’ questa la rotta che ci deve guidare in questa nuova, difficile fase contro il “mostro“’".
Barbara Calderola