REDAZIONE MONZA BRIANZA

Contatti vietati, il virus fa scappare anche i pidocchi

Il Covid fa scappare anche i pidocchi. Tra gli effetti dell’emergenza, c’è anche la fuga degli antipatici parassiti che colpiscono soprattutto le teste dei bambini e degli adolescenti.

Lo sa bene Alessandra Tati Gaeta, 56 anni, mamma di tre figli, un passato da giornalista, che tre anni fa ha deciso di aprire un negozio specializzato nel trattamento della pediculosi del capo. Il suo negozio di via Sempione ha avuto un boom; nel 2019 gli affari sono ulteriormente migliorati e poi nel 2020 il crollo dell’80% del fatturato. "I pidocchi viaggiano come il Covid, attraverso il contatto - spiega -. Con il primo lockdown di primavera facevo consulenze a distanza con le mamme alle prese con le teste dei figli invase dai pidocchi. Erano aumentati anche i casi di papà con i pidocchi che lavoravano in modalità smart working ed erano a stretto contatto coi figli". Poi in estate la ripresa, non solo della vita ma anche dell’attività di Alessandra. "Sono ritornate le occasioni di socializzazione e quindi anche di contagio. A settembre, con il ritorno dalle vacanze, la ripresa della scuola e dello sport, ho ricominciato a lavorare a pieno ritmo". Poi nuovamente il lockdown, ma questa volta oltre a dover affrontare l’emergenza sanitaria molte famiglie hanno dovuto fare i conti anche con i problemi economici. "Le persone preferiscono acquistare il trattamento singolo e poi cercano di risolvere il problema in modo casalingo. Ma non è la stessa cosa: noi siamo professionisti, ormai sappiamo individuare e togliere a occhio nudo le uova dei pidocchi, siamo dotati anche della strumentazione necessaria". Purtroppo la pandemia sta rendendo per alcune famiglie la cura dell’igiene personale un lusso. "Sono stata obbligata a mettere la mia collaboratrice in cassa integrazione. Ma prima o poi tutto tornerà come prima".

Barbara Apicella