
Maria Grazia Antonacci durante una riparazione
Concorezzo (Monza Brianza) – Con il loro lavoro hanno scritto un pezzo di storia dell’emancipazione femminile in campo professionale. Hanno infranto un altro dei tetti di cristallo che ancora pesano sulle donne.
Sono le pioniere di un mestiere considerato da sempre per soli uomini: l’ascensorista. E invece hanno dimostrato che non è più così. A formarle al proprio interno Schindler, il colosso del settore con quartier generale a Concorezzo, che ha scommesso sul cambio di mentalità anche dei clienti. E i fatti gli hanno dato ragione grazie a una cassetta digitale degli attrezzi che ha mandato i muscoli in soffitta e ha aperto la strada alla presenza femminile.
Maria Grazia Antonacci aveva promesso al padre che avrebbe seguito le sue orme. “All’inizio è stata dura, ma adesso famiglie e condomini mi aspettano – racconta la 50enne -. Mi guardavano con diffidenza, ma le cose sono molto cambiate”. A spingere le quote rosa è anche la partita sicurezza, “gli anziani, soprattutto, si fidano più delle donne”. La collega Valentina Tedesco, 22 anni, era una predestinata: “Già alle superiori ero l’unica ragazza della classe – ricorda - ho studiato elettrotecnica. Per cui niente di strano in famiglia quando ho deciso di cimentarmi in questa arte”. Stesso entusiasmo per Anna Morelli, 20 anni, “è un lavoro sempre in movimento a contatto con la gente”.
Le signore sono l’orgoglio di Schindler School: il corso che l’azienda ha aperto per sopperire alla mancanza di personale. Il programma prevede 800 ore in 9 mesi, più altre 830 sul campo a fianco di esperti. Chi partecipa, assunto in apprendistato, ma con prospettive concrete, studia elettrotecnica, meccatronica, oleodinamica, tecnologia, qualità e sicurezza, attività di montaggio, installazione e avvio, manutenzione programmata o straordinaria, analisi di malfunzionamento e viene avviato all’esame per il patentino: per esercitare serve l’abilitazione.
“Valorizziamo il nostro patrimonio di competenze e lo trasmettiamo alle nuove generazioni - dice Arianna Squizzato, direttrice delle Risorse umane -. Accorciamo la distanza fra domanda e offerta, uno dei problemi più sentiti in tutto il Paese”.