Concorezzo privatizza lo storico asilo: “Non abbiamo più soldi”

A settembre manifestazione di interesse per la scuola dell’infanzia 25 Aprile. Il sindaco: “Mancano soldi per gli aggiornamenti necessari dopo l’esplosione della domanda”. L’opposizione attacca: “Scelta miope”

Bimbi all'asilo

Bimbi all'asilo

Braccio di ferro sulla storica scuola dell’infanzia in via 25 Aprile. Il Comune vuole privatizzare, ma l’opposizione attacca: "Scelta miope". Ad annunciare il cambio di passo sul futuro dell’istituzione nata a fine Ottocento, prima come asilo parrocchiale poi municipale, è il sindaco Mauro Capitanio. "Non abbiamo più soldi per gli aggiornamenti necessari dopo l’esplosione della domanda di aiuto educativo, che è raddoppiata: da 50 ragazzi seguiti a 100 in tre anni, cominciamo fin dalla più tenera età". Tradotto in cifre: "Da 300mila euro di spesa prima del 2019 ai 650mila di oggi, la pandemia ha inciso". Si aggiungono ai 350mila per il sostegno alla disabilità: "Arriviamo a 1 milione, e siamo felici di spenderlo, ma se mettiamo i soldi qui, non possiamo farlo altrove".

L’idea di arruolare un privato per gestire l’istituto - "la manifestazione di interesse scatterà a settembre" - è nata da un’indagine sulla domanda di servizi in arrivo dalle famiglie. È emerso che i genitori "hanno bisogno di nuove finestre di pre e post scuola e di centri estivi prolungati, prestazioni che non saremmo in grado di fornire – spiega il primo cittadino – senza contare che l’asilo di via 25 Aprile deve essere ristrutturato, tetto e giochi sono da sistemare". Non solo. Il Comune è alle prese con il drastico calo della natalità: "Sfiora il 50%, nel 2014 avevamo 178 bebè fra quelli che nascevano e che si trasferivano, oggi in tutto sono 110".

"La privatizzazione non inciderà sui bilanci domestici perché abbiamo altre due scuole dell’infanzia pubbliche, Falcone e Borsellino e Mario Lodi, in grado di assorbire la domanda (in via 25 Aprile oggi i piccoli sono 60, ma gli iscritti per l’anno prossimo sono scesi a 50), più una paritaria ‘L’asiletto’ per chi vuole fare una scelta diversa", rassicura Capitanio.

Il nuovo corso "non toccherà chi frequenta adesso e che arriverà alla fine senza cambiamenti". A spingere la giunta sulla nuova strada "anche il pensionamento nei prossimi tre anni di quattro delle sei maestre al lavoro". "Il privato potrà fare gli investimenti necessari e anche offrire quelle novità che il Comune non può più sostenere, permettendoci di dirottare i 350mila euro di costi assorbiti oggi dalla scuola sulle necessità più impellenti di genitori e figli".