Concorezzo: "I primi dati sulle puzze non sembrano allarmanti"

Il punto di Arpa e Ats-Brianza in Prefettura sui campioni dell’aria e dei fumi. Il sindaco Capitanio: "Informazioni parziali"

Cittadini esasperati dalle puzze dell’azienda

Cittadini esasperati dalle puzze dell’azienda

CONCOREZZO (Monza Brianza) , 18 giugno 2020 L’analisi dei campioni dell’aria e dei fumi raccolti nei mesi scorsi al camino di Asfalti Brianza e dalle centraline sparse nel raggio attorno all’azienda non sono ancora complete. "Ma i primi dati forniti da Arpa e Ats-Brianza non sembrano prospettare una situazione allarmante per la salubrità dell’aria. Sono però dati parziali", avverte il sindaco di Concorezzo Mauro Capitanio all’uscita dall’ìncontro convocato dalla Prefetta Patrizia Palmisani nella Prefettura di Monza per tirare le fila del caso Asfalti Brianza. La fabbrica di Malcantone che produce asfalti stradali e fa paura a chi vive nella fetta di Provincia in alcuni di Monza, Agrate Brianza, Brugherio e Concorezzo.

Una storia dalla trama complessa e ingarbugliata che Procura, Prefettura, Provincia, autorità sanitarie, sindaci e cittadini stanno cercando di dipanare. Intanto il comitato di quartiere S. Albino Monza ha organizzato domani sera una marcia di quasi un chilometro e mezzo fino a Malcantone di Concorezzo contro l’azienda che negli ultimi anni ha cambiato in peggio le loro vite di centinaia di famiglie.

Il ritrovo è alle 20.30 in Piazza Pertini (Piazza del Sole) a Sant’Albino. "Poi raggiungiamo a piedi Asfalti Brianza per un Flash Mob. Ben distanziati e con mascherine", dicono i promotori che hanno previsto una diretta facebook della manifestazione. La novità emersa dall’incontro in Prefettura è che il settore indagini epidemiologici dell’Agenzia di tutela della salute brianzola eseguirà una analisi su 25 celle geografiche per un raggio di 3 chilometri confrontando dati per capire se nella popolazione residente in queste zone sia presente un numero di malattie e disturbi respiratori oltre la media. "Oltre al quadro sanitario e tossicologico c’è però un disagio olfattivo, psicologico e di stress - ricorda Capitano – A questo proposito abbiamo incaricato due dei medici che operano a S.Albino i quali hanno certificato che hanno avuto decine di visite di pazienti con infiammazione agli occhi, al naso e alla gola compatibili con lavorazione di asfalti".

L’azienda, da parte sua, ha nominato un nuovo consulente che ha presentato un nuovo sistema di contenimento degli odori e delle polveri progettato da Laviotest, azienda friulana specializzata in questo settore che collabora con il Politecnico di Udine. Un apparato che promette, se no di eliminare, di ridurre al minimo i malesseri dei cittadini. "L’azienda ha fatto richiesta al Suap, lo sportello unico delle attività produttive del Comune, di poterlo installare – dice il primo cittadino di Concorezzo -. Il progetto dovrà passare dalla Conferenza dei servizi in Provincia. Però, se come hanno detto, sono in grado di renderlo operativo entro la fine del mese io sono pronto a firmare un’ordinanza per accelerare i lavori". Nota dolente, Asfalti Brianza non ha ancora allacciato alla rete fognaria le acque piovane che cadono nel suo perimetro aziendale nonostante la diffida, risalente a molti mesi fa, fatta da Ato Monza e Brianza.

«A questo punto Ato sta valutando se sospendere l’Autorizzazione unica ambientale. Il che vorrebbe dire che Asfalti Brianza non potrebbe più produrre". La Provincia potrebbe addirittura revocare l’autorizzazione. Ultima cosa, il Comune ha commissionato ad una società esterna uno studio sullo stato dell’impianto di Asfalti Brianza, il processo produttivo e le certificazioni. "Ci sono cose che non vanno". chiude Capitanio.