DARIO CRIPPA
Cronaca

Il conclave delle suore, la nuova madre generale arriva dall’Africa Nera: chi è Daria Valotti

Era responsabile di una casa di accoglienza per bambini malnutriti. Dieci giorni di lavori per il XVIII Capitolo alla presenza di 15 consorelle da tutto il mondo

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Le suore Misericordine di Monza

L’hanno “chiamata” dal Togo, nel cuore dell’Africa Nera. La nuova madre generale della Congregazione delle suore Misericordine di Monza è stata scelta. Dopo un Capitolo Generale, il numero XVIII della loro storia, che si è chiuso domenica, le consorelle hanno votato. In quello che è una sorta di Conclave, la Congregazione fondata oltre un secolo fa (nel 1891) a Monza ha eletto una suora che negli ultimi anni era attiva nella difficile e impegnativa missione aperta una quindicina di anni fa in Togo.

Del resto, il numero di suore della Congregazione, come per tutti gli ordini religiosi, è in calo di vocazioni, anche se nel Togo ci sono già alcune novizie che presto potrebbero rimpolpare i ranghi della Congregazione fondata dal Beato monsignor Luigi Talamoni e dalla laica Maria Biffi Levati con il chiaro intento, mai abbandonato, di occuparsi della cura dei malati, degli anziani e dell’educazione delle giovani generazioni, attraverso case di riposo, cliniche e scuole materne. E dunque, fra le quindici suore capitolari arrivate in rappresentanza delle case sparse in Italia e all’estero della Congregazione, la scelta è caduta su suor Delia Valotti, 60 anni, originaria di Lissone. Che in Togo, negli ultimi anni, si era occupata fra le altre cose di organizzare seminari di formazione rivolti alle giovani donne africane ed era stata responsabile di una casa di accoglienza per bambini malnutriti e con gravi problemi.

Aprire quella missione non era stato semplice. Quando decisero di provarci, le suore Misericordine dovettero metterci una buona dose di coraggio. L’esperienza in Rwanda si era conclusa per la guerra e le suore della piccola Congregazione di Monza non sapevano se fare una nuova missione.

Un Paese povero, profondamente animista, dove le donne spesso si ritrovavano a partorire in giovanissima età, i malati non avevano denaro per farsi curare e, nel caso di quelli psichiatrici, venivano addirittura banditi dal villaggio e abbandonati nei boschi.

Le suore Misericordine avevano cominciato a lavorare proprio in questo senso, portando la loro opera di educazione e assistenza nei villaggi, ma anche allestendo una sorta di ospedale itinerante su una Jeep e lavorando per recuperare gli “irrecuperabili” abbandonati e reinserirli nella società. E pagando di tasca propria le parcelle per le cure degli unici ospedali attivi e raggiungibili del territorio. Suor Delia Valotti arriva proprio da lì.

Al suo fianco, nel consiglio direttivo, sono state elette le suore Simona Villa (già medico chirurgo nella missione in Togo), Annalisa Nava (già madre generale per 18 anni della Congregazione, oggi responsabile della casa di riposo “Mater Misericordiae”), Simona Pasquali e Monica Mariani.

“Un grande ringraziamento va alla madre uscente, suor Laura Miolo” fanno sapere da via Messa, dove per dieci giorni si è svolto il Capitolo del titolo “Non tanto ma tutto: in comunione doniamo tutta la nostra piccolezza per diventare profezia di Misericordia per i fratelli”. Per i prossimi sei anni ora toccherà dunque a suor Delia. Dall’Africa è già arrivato un saluto: “Grazie sr. Delia… e l’infinita Misericordia faccia il resto!”.