
di Barbara Calderola
"Sono lusingato". Il ritorno del centrosinistra a Palazzo Trotti dopo la pausa Cinque Stelle è stata una lunga marcia sicura. Ieri, Francesco Cereda ha vinto con il 60,87% contro Giovanni Sala (39,19%) e il neo primo cittadino segna un record: con i suoi 34 anni è il sindaco più giovane che Vimercate abbia mai avuto.
E lui questa carta se l’è giocata fino al traguardo. "Eravamo fiduciosi, ma il risultato va oltre ogni più rosea aspettativa - dice emozionato l’esperto di comunicazione -. Ringrazio gli elettori e i tanti compagni che mi hanno permesso di arrivare sin qui".
La tensione del mattino quando le urne erano ancora aperte si scioglie in un brindisi nel pomeriggio e nel momento accarezzato tante volte senza mai abbandonarsi a facili entusiasmi, neanche dopo il primo turno, quando la città gli aveva regalato un vantaggio di 20 punti.
Cereda si è giocato la seconda partita senza mai perdere la concentrazione e ora è pronto a svoltare. "Rifletterò qualche giorno ancora sulla giunta, poi rivelerò la squadra che mi aiuterà a realizzare il programma, c’è ancora qualche dettaglio da sistemare".
In agenda si è già segnato il primo impegno: l’incontro con i tedeschi di Progroup, la multinazionale del cartone ondulato che si insedierà all’ex Ibm, un rilancio che si porta in dote tanti punti interrogativi sia per i posti di lavoro a regime "solo 200" che per l’impatto ambientale con le tre torri magazzino, ciascuna alta 40 metri, che minacciano lo sky-line: "Credo che un confronto sia necessario, l’obiettivo è migliorare il progetto". Il secondo appuntamento punta dritto su uno degli impegni che l’hanno visto più spendersi in campagna elettorale: riannodare i fili strappati da anni di isolamento con i comuni della zona, a partire dall’incognita Pedemontana: "Dobbiamo attenuare la ferita per il bene di tutti".
"Siamo stati premiati, adesso arriva il tempo dei fatti". Fra i dossier più importanti da affrontare ci sono anche l’ex ospedale fermo da undici anni e con un accordo di programma da fare ripartire e nuovi servizi sanitari da insediare, la piscina, altra struttura chiusa sulla quale gli elettori hanno punito il terzo polo del sindaco uscente Francesco Sartini.
I suoi 2.300 voti al ballottaggio sono finiti al vincitore, lui è entrato in Consiglio, ma all’opposizione. Ieri, è stato il primo a congratularsi con il suo giovane successore.