Compito in classe sulla F1: "Serve una marcia in più"

Il sondaggio degli studenti tra passanti, negozianti, ristoratori e albergatori: "Perdere la gara? Danno enorme. Ma gli eventi del FuoriGp devono crescere".

Compito in classe sulla F1: "Serve una marcia in più"

Compito in classe sulla F1: "Serve una marcia in più"

Studenti in pista per portare nel futuro gli eventi del FuoriGp e per far crescere gli affari legati alla festa della Formula 1 in città. Novanta ragazzi dell’Istituto tecnico superiore Fondazione AMMI - due classi di digital marketing e una di sport management - hanno completato il “primo giro“ di un progetto che li porterà a confezionare una serie di nuove proposte per gli eventi collaterali del Gran premio. Un sondaggio tra i monzesi che diventa il termometro per misurare la febbre dei motori in città. Il primo dato è chiaro: l’80,4% ritiene che uscire dal calendario del Mondiale sarebbe “una grave perdita”, anche se il 61,5% del campione intervistato durante la settimana della gara trova la città “più caotica”. Solo il 32,7% vede Monza “più colorata, vivace e coinvolgente”, anche perché i più sono convinti che gli eventi del FuoriGp avrebbero bisogno di una marcia in più. Una fotografia da ritoccare. Proprio come lo slogan del progetto: “Da GP di Monza a GP x Monza”. Un piano di marketing territoriale spinto dalle voce di cittadini, commercianti, ristoratori e albergatori. "Si tratta di un percorso che ha visto già alcune tappe molto significative, come l’incontro con alcuni esperti del settore, il confronto con la Giunta, il tour dell’autodromo – spiega Luca Massone, presidente di Fondazione Ammi –. Questa indagine rappresenta un ulteriore propulsore per stimolare la creatività e l’operatività dei nostri studenti. Qualche altra settimana di lavoro e saremo pronti per presentare le loro idee, sperando possano essere un contributo concreto per la città e per questo evento di portata mondiale".

L’attuale format del FuoriGp interessa soprattutto per gli eventi a tema sportivo (46,9%), seguiti da quelli gastronomici (38,8%) e musicali (30,6%). Il 40,8% dice di non aver mai messo piede al Gran Premio e, a fronte di un 80,4% che riterrebbe grave perderlo, c’è un 15,7% di indifferenti e un 3,9% che ha risposto “finalmente” a questa prospettiva. Tra i commercianti, il 95,5% teme per la perdita della gara, anche perché un buon 77,3% afferma di avere maggiori clienti in quei giorni e quindi maggiori incassi. Per migliorare il FuoriGp c’è chi chiede più concerti, visite guidate, simulatori, eventi di e-sport e percorsi sulla storia del Gp. A febbraio saranno svelate le 10 proposte degli studenti.

Marco Galvani