
LISSONE
di Fabio Luongo
Due nuove, importanti opere fotografiche, realizzate da artisti italiani, una ispirata alla Divina Commedia di Dante e una che prende spunto dall’isolamento imposto dalla pandemia. Due creazioni entrate a far parte della collezione del Museo dopo aver girato per le ambasciate italiane e che saranno esposte per la prima volta sul territorio.
E poi un pezzo storico del patrimonio del MAC, che porta la firma di Ugo La Pietra. E’ quanto proporrà la nuova mostra "Collezione (in) particolare", che verrà inaugurata domani alle 18 nelle sale del Museo d’Arte Contemporanea e che si potrà poi visitare fino al 3 ottobre.
L’idea è isolare alcune opere rendendole emblematiche della strada percorsa dalla struttura di viale Elisa Ancona e delle direzioni future.
Così, al piano terra del MAC si potranno vedere le creazioni inedite di Silvia Camporesi e Domenico Antonio Mancini realizzate nell’ambito di "Cantica 21", un bando lanciato dal Ministero degli Esteri e dal Ministero dei Beni Culturali per promuovere nel mondo l’arte italiana contemporanea e contribuire a incrementare le collezioni permanenti dei musei del nostro Paese. Di Mancini si potrà ammirare il trittico fotografico "Senza titolo, rilevazione di uno spazio domestico": partendo dall’isolamento causato dal Covid e dall’impossibilità per l’autore di accedere ai materiali della sua pratica artistica, viene messo in questione il tema dell’abitare e della cura dello spazio come cura di sé.
"La dottrina nascosta" di Camporesi è invece un’opera che lavora sul simbolismo numerico presente nella Divina Commedia e si articola in un’installazione fatta di 22 immagini create ad hoc o elaborate digitalmente partendo da repertori della tradizione esoterica. Accanto a questi verranno riproposte fotografie, testi ed eliocopie del progetto "L’Occultamento" di Ugo La Pietra. Sempre domani al MAC verrà inaugurata anche la mostra delle opere selezionate per l’edizione 2020-2021 del Premio Lissone intitolata "Breve storia di una nuova prospettiva in pittura".