Cipria e biologia: "Nella tecnica conta il risultato"

I consigli di Giuseppina Viscardi, cosmetologa "La strada è in salita, ma poi il successo arriva" .

Cipria e biologia: "Nella tecnica conta il risultato"

Giuseppina Viscardi ha un laboratorio che consiglia alle aziende di cosmetici come formulare prodotti naturali e sostenibili

Formulare un cosmetico è come creare una nuova ricetta in cucina, ma combinando conoscenze di biologia, di chimica e tanta passione e curiosità per la natura e il mondo. È proprio la passione per la vita, per le cellule animali e vegetali che ha portato Giuseppina Viscardi, monzese, ad iscriversi a biologia, dopo la maturità classica al liceo Zucchi e più tardi a diventare cosmetologa.

Oggi la dottoressa Viscardi ha un suo laboratorio, “Lab in a hub“, che consiglia alle aziende di cosmetici come formulare prodotti naturali e sostenibili, a partire dalle materie prime. "Mia mamma mi portava al mare e in montagna e ovunque mi invitava ad osservare pesci, conchiglie, fiori, ma a rispettare tutti gli elementi nel loro ambiente naturale e questo mi è rimasto dentro – racconta –. Ho imparato a non spezzare i rami, a non scompigliare un formicaio, a non cogliere certi fiori. Crescendo ho sempre coltivato l’interesse per la vita, la natura e gli animali". Dopo la laurea in biologia, si è aggiunta la passione per la farmacologia, con l’idea di poter formulare medicinali che potessero far stare bene le persone. In parallelo, la dottoressa Viscardi racconta di essersi avvicinata al mondo dei cosmetici: "Rossetti, ciprie, mascara: li acquistavo, li toccavo, osservavo la consistenza e li studiavo dal punto di vista chimico, ma senza mai usarli su di me. Tramite l’ateneo sono venuta in contatto con un laboratorio di farmacia, in cui ho svolto una tesi sui rischi e benefici dei filtri solari a cui è seguito il master in cosmetologia a Siena e poi la tesi sperimentale da un importante terzista di grandi brand di make up". Lì la passione per la cosmetica ha trovato casa e Giuseppina è entrata nel laboratorio di ricerca, vera palestra professionale. Nel 2007 il grande salto: "Era giunto il momento di staccarmi e di creare un mio laboratorio, con i miei clienti fra i grandi brand del maquillage, per la ricerca di materie prime naturali e sostenibili". Cipria e ombretti non hanno segreti per lei, che oggi consiglia le aziende. I rapporti con i grandi marchi con manager uomini non sono sempre facili: "Di fronte a una professionista donna c’è ancora un atteggiamento supponente, soprattutto in Italia; meglio all’estero. Lavoro con Italia, Medio Oriente, India, Spagna e Cina. Ma ho imparato che nel lavoro tecnico non servono tante parole, basta far parlare il proprio prodotto". Oggi è una stimata consulente e nel suo intervento racconterà come nasce un prodotto di bellezza. Incoraggia le giovani che si accostano alla scelta universitaria, a scegliere una disciplina Stem: "È un buon passe-partout per l’indipendenza – osserva –. Certo occorre perseveranza: all’inizio è tutto faticoso e la strada è in salita. Bisogna tenere duro e poi il successo arriva".

C.B.