di Alessandro Crisafulli
Avevano scelto un settore particolare, per certi versi nuovo, quello del noleggio auto. Lo avevano scelto per fare affari, di certo, ma anche probabilmente per poter intessere rapporti con le pubbliche amministrazioni e avere un parco di vetture potenti a propria disposizione, quotidianamente o all’occorrenza. Venerdì mattina i carabinieri della Compagnia di Seregno, con la collaborazione delle polizie locali di Seregno e Giussano, hanno notificato due provvedimenti interdittivi antimafia nei confronti di altrettante società con sede legale a Milano e operanti nei due comuni brianzoli.
In particolare, il Prefetto di Milano Renato Saccone, alla luce degli esiti delle risultanze istruttorie, investigative e processuali, inerenti la Lithium Car Rental srl e la Ncdp Srls (società attive nel noleggio di veicoli a lungo e breve termine), ha ritenuto sussistente il pericolo di infiltrazione mafiosa nelle due imprese. Nello specifico, della ‘ndrangheta. I provvedimenti, già notificati presso le sedi legali, traggono origine da conformi proposte avanzate dall’Arma e ritenute idonee dal Prefetto.
Le due società saranno quindi bloccate, in modo che non potranno concludere contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. In sostanza, l’interdittiva comporta che il Prefetto escluda che un imprenditore – pur dotato di adeguati mezzi economici e di una adeguata organizzazione – meriti la fiducia delle Istituzioni (cioè che risulti affidabile) e possa essere titolare di rapporti contrattuali con le pubbliche Amministrazioni. La Lithium "nasce nel 2018 con l’idea di rendere il noleggio dell’auto più semplice, economico e trasparente", è spiegato sul suo sito. Ha due sedi, in via Montorfano di Seregno e in via IV Novembre di Giussano. È intestata a un 38enne pregiudicato e, tra le carte, spunta il cognome dei Cristello tra le persone vicine all’azienda.
La Ncdp ha sede in via Manzoni di Seregno. Sarebbe legata invece alla famiglia di Domenico Cammareri, già boss di spicco della locale di Bresso, e con un ruolo importante nell’organizzazione a livello regionale, arrestato durante l’operazione Infinito e in libertà vigilata da inizio anno.
Le indagini hanno documentato come diversi personaggi riconducibili alle famiglie e alle ‘ndrine brianzole avessero a disposizione auto prese presso i due autonoleggi.