Monica Guzzi
Cronaca

Il mondo di Chagall in bianco e nero: tutte le incisioni in mostra a Monza

Dal 4 settembre 300 opere esposte fra Arengario e Casa degli Umiliati

Il curatore Flavio Arensi

Monza, 28 agosto 2015 - Dalla Bibbia e le Favole di La Fontaine fino alle Anime morte di Gogol’: oltre trecento opere di Marc Chagall arrivano a Monza, dove saranno protagoniste di una doppia mostra, in corso di allestimento in questi giorni all’Arengario e alla Casa degli Umiliati, sede dei Musei civici.

Sarà uno Chagall poco conosciuto, quello proposto da venerdì 4 settembre al 6 gennaio: una mostra in bianco e nero, dove a fare da protagonista non sarà il colore, ma il segno dell’artista. Non a caso l’esposizione, che per la prima volta mette insieme le incisioni dei tre cicli grafici più importanti dell’artista russo, si intitola "La grafica del sogno".

Lo stesso autore del resto ebbe modo di rivelare l’importanza di questa sua attività: "Qualcosa mi sarebbe mancato se, a parte il colore, non mi fossi impegnato, ad un certo momento della mia vita, anche con l’incisione".

Un’attività nata dall’incontro con l’editore parigino Ambroise Vollard, mercante d’arte tra i più attenti e importanti dell’intero Novecento, che ebbe rapporti anche con maestri quali Picasso, Matisse, Rouault: alcune delle loro incisioni saranno esposte alla Casa degli Umiliati con il ciclo delle Anime morte.

Curata da Flavio Arensi, promossa dal Comune di Monza e organizzata da Meet Museum, l’esposizione propone per intero i tre cicli di 300 acqueforti, arrivati in prestito da tre collezionisti di Lecco, oltre ad un quarto di Trieste, che ha messo a disposizione "I peccati capitali", meno conosciuti.

"I collezionisti hanno acquistato le opere andando in giro per l’Europa - spiega il curatore della doppia mostra, Flavio Arensi -. Hanno cercato soprattutto in Francia, perché in Italia è un mercato poco frequentato". Si tratta di tre libri che rappresentano un omaggio dell’artista alle sue diverse patrie: alle radici ebraiche, alla Francia e alla Russia. Suoi anche i temi, con in primo piano il mondo delle favole, la letteratura e la Bibbia. Una trilogia considerata ormai inscindibile, nella quale Chagall svolge una meditazione circolare. Nelle tavole delle Anime morte, graficamente molto diverse rispetto ai disegni degli altri due libri, l’artista russo riflette sull’uomo, sulle sue meschinità, sul suo limite. Nei fogli delle Favole compie un viaggio nella natura, nella sua bellezza e nella sua impronta originaria. Nella Bibbia invece torna a riflettere sull’uomo, ma in una luce ben diversa, che punta all’accettazione del suo essere imperfetto, segnato dal limite e dal peccato, ma la cui finitezza viene rischiarata dalla realtà di Dio.

"Vollard ha portato tanti grandi artisti dell’epoca all’incisione. Più che stampe singole, venivano realizzati dei libri, e chi acquistava comprava libri - continua il curatore della mostra -. Le opere ora sono state staccate e incorniciate, poi torneranno al loro posto".

Libri che all’asta costano almeno 150mila euro l’uno, cui si affiancano per l’occasione le opere degli altri artisti, dal cane che guarda alla luna di Matisse, al cane di Picasso.

Nelle incisioni il tratto di Chagall è più drammatico. Fino agli anni Venti è famoso per i quadri, poi arrivano le incisioni, realizzate tutte in Francia, mentre un quarto ciclo (con il libro "La mia Vita") è nato in Germania.

"Il più famoso incisore è stato Goya - conclude Arensi -. L’incisione della lastra permette di arrivare alle cose. Le lastre in passato erano per l’artista anche un modo per farsi conoscere. La pop art nasce dall’idea dell’incisione all’ennesima potenza perché diffonde l’arte in modo più popolare".

La mostra è aperta dal 4 settembre fino al 6 gennaio 2016. Apertura da martedì a domenica. Gli orari: Musei civici: 10-13/15-18, Arengario: 10-13/15-19. Ingresso: biglietto unico integrato Chagall più Musei Civici: intero 6 euro; ridotto 4 euro.