ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Centro Stile, l’ultimatum: "Vendita o lo demoliamo"

La battaglia contro vandali e abusivi nel palazzo del mobile ormai abbandonato. Il sindaco: le pattuglie dei vigili non bastano, la proprietà trovi una soluzione.

Centro Stile, l’ultimatum: "Vendita o lo demoliamo"

Centro Stile, l’ultimatum: "Vendita o lo demoliamo"

"L’unica soluzione reale, definitiva, è che la proprietà riesca finalmente a venderlo". Non ha alzato bandiera bianca, il sindaco di Desio, Simone Gargiulo, ma è stato molto chiaro sull’ex Centro Stile. La battaglia contro vandali, malintenzionati, writer, videomaker e incursori vari, che va avanti da anni, continuerà con nuovi controlli della polizia locale, ma è sostanzialmente persa. Il sindaco lo ha confermato rispondendo al consigliere del Pd Achille Taccagni, che ha mostrato in aula le foto della recinzione ancora una volta demolita: "Una situazione che va avanti da troppo tempo, con tutti gli interventi del passato che sono risultati vani – ha detto il consigliere di minoranza –, e a fronte dei recenti proclami che avete fatto sul rilancio, è questa la soluzione?". Il primo a prendere la parola per rispondere è stato il vicesindaco e delegato alla Sicurezza Andrea Villa: "Abbiamo approvato un provvedimento importante per agevolare la riqualificazione della struttura – ha detto –. La proprietà ha tre anni di tempo per arrivare all’obiettivo, altrimenti il Comune potrà abbattere e rivalersi delle spese. Speriamo che le interlocuzioni che hanno con possibili investitori vadano a buon fine e si possa trasformare una volta per tutte quel mostro".

La polizia locale ha fatto dei passaggi di controllo anche nelle ultime settimane, "ma la recinzione non è nostra ed è il privato che deve sistemarla". Poi ha integrato il sindaco: "Il presidio è frequente ma non è facile da controllare. , erano anche state messe delle luci, ma sono state asportate. Speravamo che la proprietà fosse più recettiva alle richieste della nostra ordinanza, adesso faremo valere la non ottemperanza della stessa con gli opportuni provvedimenti. Impedire l’accesso all’area è quasi impossibile, cercheremo almeno di impedire gli ingressi dentro l’edificio, che si sono susseguiti anche di recente, con le salite sul tetto e le grandi scritte che comparse sulle facciate".