Monza, il centro ostaggio della movida. La furia residenti

A nulla è servita la lettera inviata alle forze dell’ordine e alla Prefettura, dopo il lockdown "la situazione è peggiorata"

I ragazzi nelle ore serali e notturne bivaccano spesso davanti al Tribunale

I ragazzi nelle ore serali e notturne bivaccano spesso davanti al Tribunale

Monza, 27 maggio 2022 - ​ Ricomincia la stagione ‘calda’ della movida. La libertà riconquistata dopo l’emergenza sanitaria torna ad alimentare tensioni e polemiche. Con gli abitanti del centro prigionieri fino all’alba dei clienti di alcuni locali e di ogni tipo di rifiuto. Succede già da settimane in via Bergamo, in piazza Carrobiolo, Spalto Maddalena, via Moriggia (dove di giorno i ragazzi nascondono gli alcolici presi al supermercato nei cespugli) e, situazione paradossale, persino in piazza Garibaldi, la piazza del tribunale. Lì, dalla sera fino alle prime della mattina, non ci sono regole.

A nulla, quindi, è servita la lettera di denuncia che gli inquilini del condominio al numero civico 6 della piazza hanno inviato due anni fa a sindaco, polizia locale, carabinieri, Questura e Prefettura. Allora, nel pieno della pandemia e tra un lockdown e l’altro, scrivevano che "gruppi di giovani all’evidenza ebbri di alcol si radunano numerosi per tutta la notte creando una situazione di assoluto disordine e pericolo per l’ordine pubblico". Oggi dalle loro finestre assistono allo stesso spettacolo "imbarazzante". Anzi, "forse la situazione è addirittura peggiorata". Perché, lamentano, "gli orari di apertura dei locali aperti nella piazza hanno attirato col tempo orde di ragazzini che fino all’alba rendono ormai impossibile il riposo, ma anche la sicurezza personale. I residenti preferiscono non arrischiarsi a uscire dal palazzo (peraltro oggetto di atti di vandalismi) neppure per le esigenze di qualche animale domestico. Tutto questo comporta un degrado che soltanto fino a pochi anni fa era inimmaginabile nel centro storico di Monza". Eppure questo succede soprattutto nei fine settimana. L’orario più critico è tra l’una e le 4: "L’esito? Il consueto scempio notturno, con le scale di ingresso del tribunale – che in qualsiasi città rappresenta l’edificio di massima espressione dell’importanza delle istituzioni – vandalizzate senza ritegno". Bicchieri di plastica, cartacce, bottiglie in vetro di birra, vino e superalcolici. Video fatti con i telefonini raccontano le notti insonni tra alcol e urla. Foto testimoniano il degrado: "Il sabato mattina, chi va in tribunale per lavoro e per servizio deve farsi una passeggiata in mezzo a una discarica, rifiuti abbandonati sulle scale. E anche il resto della piazza non è da meno", continuano i residenti. Sabato scorso "una folla festante, con tanto di impianto sonoro installato sulle scale del tribunale, ha dato vita alla consueta devastazione dei luoghi e della tranquillità". Un incubo. La situazione è diventata "insostenibile", ma "sembra che non interessi a nessuno". La quiete i nizia ad arrivare tra le 5 e le 6. Anche gli ultimi gruppi di ragazzi, i più ubriachi, tornano a casa. Tolgono l’assedio sotto le finestre del condominio dando la possibilità ai residenti di un minimo riposo. Ma "siamo esasperati dall’idea che il centro di Monza sia diventato luogo di follia notturna, assecondata da assurde autorizzazioni orarie al commercio, ma ancor più preoccupati della crescita dei giova nissimi coinvolti in queste serate e che colti da malori, come spesso si constata, neppure possono essere soccorsi né resi consapevoli della gravità di determinati comportamenti".