Caro bollette in Comune a Monza: 6 milioni in più per gli uffici

La Lega: "Da Roma una mancia, rischiamo di tagliare servizi per pagare la luce". Il vicesindaco: "Lavorare da subito per rendere il municipio meno energivoro"

Il municipio dovrà mettersi al riparo dalle spese energivore

Il municipio dovrà mettersi al riparo dalle spese energivore

Monza - Caro energia , "gli aiuti del Governo sono una mancetta". E se per quest’anno "dovremmo essere coperti, salvo ulteriori imprevisti aumenti, la preoccupazione è sul futuro. Servono interventi strutturali, altrimenti il Comune rischia di dover mettere in discussione servizi importanti nel sociale e nella scuola". Simone Villa , consigliere comunale della Lega, dopo il via libera alla manovra per garantire gli equilibri di bilancio, da ex assessore ai Lavori pubblici mette in guardia la nuova amministrazione di centrosinistra. "Con la previsione di un incremento delle spese per l’energia tra il 25 e il 30%, già nel bilancio di previsione avevamo stanziato 1,8 milioni per coprire i costi fino a settembre – ricostruisce Villa –. Adesso, con l’ultimo Decreto Aiuti i Comuni possono utilizzare i residui del fondo Covid per fronteggiare l’aumento delle spese per la luce e il gas".

E ancora , sono state ripartite ulteriori risorse che, però, "sono soltanto briciole: 2,38 euro per ogni monzese. Poca cosa rispetto a quanto il municipio deve spendere per i propri uffici – la stoccata del consigliere –. Per quest’anno, rincari compresi, le spese energetiche del nostro Comune cubano circa 6 milioni di euro che gravano sulle spese correnti. Questo vuol dire che le bollette incidono sulla parte più delicata, da cui si attingono le risorse per pagare gli stipendi del personale e servizi importanti come le mense scolastiche e l’igiene ambientale". Gli aumenti sono "un’ipoteca sulla capacità di spesa dell’ente, la parte corrente rischia di venire divorata dai costi dell’energia se la situazione non migliorerà", il timore di Simone Villa.

Perché "dai fondi Covid arrivano 680mila euro, i trasferimenti statali ammontano a circa 290mila euro, il resto ce li mette il Comune con risorse proprie. Non abbiamo voce in capitolo sulle politiche energetiche. L’unica soluzione su cui possiamo lavorare è l’efficientamento degli edifici pubblici, a cominciare proprio dal municipio". È consapevole che "non potrà essere una risposta immediata, occorre tempo", ma "la nuova amministrazione deve impegnarsi da subito su questo fronte". Il primo passo della Giunta Pilotto è prendere in mano "il progetto avviato dalla precedente amministrazione sul palazzo comunale, prima fonte energivora della città – chiarisce il vicesindaco e assessore al Patrimonio Egidio Longoni -. Questo tema non deve avere colore politico. Un po’ ci viene incontro il Pnrr, ma non basta. Ci sono anche fonti di finanziamento interessanti dalla Regione. Dovremo fare un piano su tutta la città, ma sarà importante anche sensibilizzare le persone a comportamenti che non sprechino energia".