
La sfilata per le vie del paese
Cogliate (Monza Brianza), 22 aprile 2015 - Indagini in corso in paese sulla sfilata di Carnevale avvenuta due mesi fa. In questi giorni, non meno di una dozzina di persone ha ricevuto una convocazione e si è recata al comando della Polizia locale per riferire su quanto accaduto domenica 22 febbraio, quando un carro allegorico con bambini in maschera, ha effettuato una sorta di sfilata «autogestita» per le vie del paese. Per cercare di capire la vicenda bisogna fissare alcuni punti: il 21 febbraio scorso, ultimo giorno del Carnevale ambrosiano, a Cogliate, come in tutta la Brianza, c’era maltempo e, in una riunione tecnica della mattina, si è deciso di annullare la sfilata in programma nel pomeriggio. Ma, tra quanti avevano lavorato nelle settimane precedenti alla realizzazione dei carri, c’era chi aveva proposto come alternativa una sfilata per il giorno successivo, domenica 22, visto che tutte le previsioni meteo concordavano nell’annunciare una giornata di bel tempo, come poi effettivamente è stato. Una proposta che aveva suscitato qualche perplessità dovuta al fatto che il giorno dopo coincideva con l’inizio della Quaresima ambrosiana.
La linea ufficiale del Comune è stata quella di annullare definitivamente la sfilata dei carri, allestendo in alternativa una festa in maschera nel salone delle scuole medie, con tanto di concorso e premiazioni. Eppure, un carro allegorico, con sopra un buon gruppo di bambini in maschera e coi genitori al seguito, ha sfilato per le vie di Cogliate domenica pomeriggio, approfittando della bella giornata di sole. Il carro si è mosso liberamente per le strade del paese senza che nessuno sia intervenuto a bloccarlo. Di qui il successivo «avvio delle indagini», confermato dalla risposta scritta fornita dal sindaco Giuseppe Minoretti ad un’interrogazione sulla vicenda presentata dal gruppo di minoranza della Lega Nord. Il sindaco spiega che, dopo avere visionato il filmato registrato dal sistema di videosorveglianza, individuando tra i partecipanti persone riconducibili alla scuola d’infanzia Regina Elena, dalla quale, chiesti chiarimenti, è giunta una nota scritta in cui si prendono le distanze dall’iniziativa, specificando che nessuno aveva avuto autorizzazione a partecipare a nome della scuola stessa. A quel punto, si legge nella risposta all’interrogazione «il sottoscritto (sindaco) e il responsabile del servizio di polizia locale hanno proceduto a segnalare quanto accaduto con esposto del 17.3.2015 alla stazione carabinieri di Solaro». Poi la necessità di approfondire la vicenda con la convocazione dei partecipanti nell’ufficio dei vigili, in attesa di capire se il «caso» debba sfociare in sanzioni o denunce.