"Cari bambini non siamo supereroi"

I carabinieri, si sa, hanno una predilezione per le scuole. Basti pensare che in 12 mesi hanno girato un centinaio di istituti, incontrando 11mila studenti. E ieri alla festa dell’Arma - la 209ª - insieme alle autorità erano presenti anche loro, i bambini, i cui disegni sono stati esposti all’ingresso del Comando provinciale per dare il benvenuto agli ospiti. A realizzarli, i bimbi dell’istituto comprensivo Trebeschi di Desenzano, che hanno partecipato a un progetto di conoscenza della storia del capitano Giuseppe Masotti, originario proprio di Rivoltella del Garda, cui è intitolata la caserma di piazza Tebaldo. La celebrazione, al culmine di una festa che in occasione di Brescia capitale della cultura è durata 3 giorni e ha portato mostre ed esibizioni di mezzi in piazza Loggia, Castello e al museo di Santa Giulia, si è conclusa con la riflessione del comandante. "Siamo uomini e donne normali, senza superpoteri - ha detto il colonnello Vittorio Fragalà rivolgendosi ai piccoli che hanno raffigurato i militari come supereroi dei cartoni -, abbiamo solo deciso di porci al servizio della collettività per garantire la sicurezza".

Oggi l’Arma è un’istituzione moderna, avanzata sotto il profilo dell’innovazione tecnologica, ma ancorata a valori tradizionali come la dedizione, l’umiltà, la predilezione per "una cultura dell’essere che prevalga sull’apparire". I carabinieri hanno realizzato 50mila servizi di prevenzione tra città e provincia, rispondendo a 75mila richieste del 112 e procedendo per l’87% dei reati. I soggetti deboli godono di un’attenzione particolare. In 12 mesi verbalizzati 47 arresti e 883 denunce da Codice Rosso, e 271 donne portate ai Centri antiviolenza. Indagini sfociate in 20 ammonimenti del questore, 83 allontanamenti da casa, 61 divieti di avvicinamento e due di dimora. B.R.