
Agnese Longoni (Vismara)
Carate, 30 dicembre 2016 - Una città in lutto a poche ore dalla fine dell’anno per la tragica morte in un incidente stradale di Agnese Longoni, la 64enne caratese che giovedì poco prima delle 18 stava attraversando la strada in viale Brianza. La donna è morta mentre rincasava, attraversando la strada all’altezza della Baita degli Alpini, lungo una delle arterie brianzole più trafficate, viale Brianza, la strada che dalla Ss36 porta alla Monza-Carate. A investirla un 50enne residente a Carugo al volante di una Opel Corsa. Un tragico schianto: nell’impatto la 64enne ha riportato gravi ferite e un trauma cranico che le è stato fatale, poco dopo il ricovero al vicino ospedale di Carate. Agnese era sposata con Giuseppe Redaelli, uno dei volontari del presepe di Agliate. Dal loro amore sono nati tre figli: le due figlie femmine Diletta e Irene e il figlio maschio Francesco. Agnese era impegnatissima nel sociale, sempre pronta a dare una mano e attiva in diverse associazioni della comunità caratese: da Comunione e Liberazione alla cooperativa di In-Presa fondata dall’amica d’infanzia Emilia Vergani.
Straziante il ricordo del fratello Elio. «La sorella, la cara sorellina di una vita mi ha lasciato. Giovedì in un incidente è stata uccisa e lo shock è stato tremendo. Se ne è andata la più buona, la più generosa, la più pura e angelica ed ora cara Agnese come hai sempre fatto quaggiù continua a proteggere il tuo fratellone anche da lassù dove hai incontrato Colui che tu tanto tanto amavi. Ciao carissima ti voglio salutare così spensierata ed amante della vita. Un esempio per me, e un esempio per tutti». Un grande dolore ha sconvolto le tante persone che le volevano bene riunite nella serata di ieri nella chiesa prepositurale a Carate. «È stato Giuseppe, il marito che questa mattina mi ha suonato e mi ha dato la notizia - ha raccontato Giovanna, una vicina di casa - Non ci siamo accorti di niente ieri sera, abbiamo solo sentito rincasare qualcuno e piangere ma non abbiamo capito cosa era successo. Quando Giuseppe me lo ha detto mi sono sentita mancare, mi sono dovuta appoggiare al muro. È una cosa troppo grande, ci ha sconvolti. Agnese era una persona meravigliosa, era solare, altruista sempre pronta a farsi in quattro per gli altri. Era impegnatissima nel volontariato. Giusto un anno fa erano in partenza per l’India, sono andati con il fratello Elio e il marito Giuseppe a fare volontariato dai bambini». La salma della 64enne è stata trasferita dalla camera mortuaria dell’ospedale di Carate Brianza a Monza, per l’autopsia. L’automobilista è indagato per omicidio colposo.