
Il cantautore di Lissone Mao Medici
Lissone (Monza Brianza), 6 luglio 2020 - "Una promessa, una fede al dito. Una persona che ha un’ombra celata, rabbia violenta che sfocia nel viola di lividi a pelle. Mille cicatrici nascoste alla vista, ma impresse all’interno dell’essere donna. Amici, parenti e chi ti sta attorno, loro non sanno... Purtroppo il silenzio è il tuo peggior nemico. Tacendo e annaspando lo sai, fai il suo gioco".
Parole e musica per dire no alla violenza sulle donne. Una canzone per raccontare cosa si nasconde “Oltre la soglia“, per aprire "una porta che in fondo non sai a cosa porta". Il cantautore di Lissone Mao Medici con il suo ultimo brano (in uscita mercoledì sui canali social) vuole dare voce alla memoria delle donne vittime di violenza e in particolar modo a Valeria Bufo, uccisa due anni dal marito mentre era ferma a un semaforo a Bovisio. Mao fin da subito si è schierato al fianco di Alessandro, Stefano ed Eleonora, i figli di Valeria che hanno creato il gruppo XnoiVale di Seveso per lottare proprio contro la violenza sulle donne e contro la violenza di genere. "Nel video ho portato il viola in teatro perché è una cosa che non si fa. Così come la violenza sulle donne e la violenza di genere - racconta il cantautore affiancato in questo progetto anche dall’associazione Adagio di Monza -. Grazie a Beatrice Aprile (protagonista) e alla visione di Jennifer Scalzo, posso raccontare questa mia storia anche tramite il video della canzone".
La musica ha un’impronta internazionale con la sassofonista siberiana Marina Zadora e il percussionista olandese Juan Van Emmerlot, affiancati dal bassista Matteo Luraghi. Gli spartiti da suonare, ma anche pagine da sfogliare. Perché il brano è pronto non soltanto a diventare l’inno dell’associazione XnoiVale, ma anche un romanzo. Il titolo, lo stesso: “Oltre la soglia“. Il messaggio, pure: "No alla violenza sulle donne". «Non sarà il solito libro - riconosce il cantautore -. La storia di Valeria farà da cornice a una storia con molteplici se, in un susseguirsi di intrecci, incontri e omertà. E sullo sfondo, una Milano baciata da un sole pallido di aprile e con il profumo di cornetti caldi appena sfornati". Il messaggio è semplice e diretto: "Tutto può cambiare. Basta una semplice confidenza e tutto si espanderà, come quando getti un sasso in uno specchio d’acqua. I cerchi diventano sempre più grandi e con una risonanza maggiore", le parole di Mao. Convinto che "l’unica mano che può permettersi di toccare una donna, è come quella su di una chitarra. Delicata, a volte decisa, ma sempre piena di rispetto, amore e passione".