ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Cantiere nell’Autodromo di Monza: come vanno i lavori e quando sarà pronto il nuovo circuito

Operai impegnati, fra l’altro, nella realizzazione di un quinto nuovo sottopasso e nell’ampliamento della carreggiata. A luglio l’ispezione della Fia

Uno scatto dall'edizione 2023 del Gran Premio di Monza

Uno scatto dall'edizione 2023 del Gran Premio di Monza

Monza, 21 maggio 2024 – Già a tratti si vedono lunghe lingue d’asfalto e cordoli nuovi, mentre intorno gli operai proseguono a ritmo serrato i lavori, con le ruspe sempre in movimento negli ampi cantieri nel sottosuolo. Il nuovo autodromo di Monza sta per aprire i battenti entro i tempi previsti. O meglio, sta per giungere a completamento la nuova pista di gara di un circuito che diventerà più accogliente e moderno, grazie alla ricostruzione di tre dei quattro sottopassi già esistenti, più l’aggiunta di un quinto nuovo sottopasso di mastodontiche dimensioni, adatto al transito di mezzi pesanti.

La data comunicata ieri dal presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani, per il taglio del nastro è entro fine giugno, appena in tempo per rispettare i 60 giorni di margine imposti da Formula 1 prima che inizi il Gran Premio d’Italia, in calendario nel weekend dell’1 settembre), secondo la tempistica imposta dalle norme internazionali per una completa maturazione dell’asfalto.

Uno scatto dal cantiere in autodromo
Uno scatto dal cantiere in autodromo

“In realtà questa norma è obsoleta perché è stata pensata quando i tempi per l’asciugatura stradale erano molto più lunghi – puntualizza Sticchi Damiani –, ora basterebbero 10/15 giorni, ma ci teniamo a rispettare la regola". Rispetto a quanto si prevedeva all’inaugurazione del cantiere l’8 gennaio il tabellino di marcia è in ritardo di circa un mese.

"I lavori nel cantiere sono stati più complessi di quanto avessimo previsto – spiega il presidente di Aci –. In una prima fase abbiamo dovuto provvedere a una complessa bonifica da ordigni bellici trovati nel sottosuolo. In pochi forse sanno che l’Autodromo negli anni ’40 è stato un deposito militare. Secondo problema davvero notevole – prosegue – è stato l’enorme quantitativo d’argilla trovato durante gli scavi: il 70% del materiale sotterraneo, contro solo un 30% di terreno consolidato, mentre si pensava il contrario. In ultimo condizioni di maltempo costanti".

"Ora però – continua sollevato – siamo in dirittura d’arrivo. Questi lavori per la sicurezza del circuito sono la premessa fondamentale per il rinnovo del contratto con Formula 1 che scadrà nel 2025". Nello specifico i circa 21 milioni di euro appena investiti per l’ammodernamento del tempio della velocità vedranno le seguenti novità: una pista di gara con carreggiata allargata, pendenze ristudiate e un nuovo asfalto performante, innovativo e sostenibile, con cordoli del tutto nuovi e ripensati; l’allargamento e la messa in sicurezza dei sottopassi dell’ingresso di Santa Maria alle Selve di Biassono, adiacente alla piscina, e dei due che raggiungono viale Mirabello passando sotto il rettifilo compreso tra variante Ascari e curva Parabolica; la realizzazione del nuovo sottopasso che collegherà Porta Vedano alla Parabolica, con doppia mandata per favorire l’accessibilità dei camion delle squadre.

I nuovi sottopassi avranno tutti, per la prima volta, la divisione delle vie di accesso e di deflusso di veicoli e pedoni. "Queste sono state tutte richieste di Fia – precisa il numero uno di Aci –. Già ora osservando la pista si vede come il primo strato sia stato completato e per molti tratti anche il secondo. Il binder, che è lo strato più importante perché è quello che si consuma di più, è completo, in una decina di giorni provvederemo all’ultimazione del tappetino d’usura, posto appena sopra. Sicuramente l’1 luglio i collaudatori della Fia potranno venire in autodromo a fare le loro prove".

"Il prossimo passo dovrà essere la copertura dei box e le nuove tribune, di cui stiamo gestendo la fase di progettazione. Il punto è che Aci non può sostenere da sola il costo di tutti i lavori. Per procedere abbiamo bisogno che il Consorzio del Parco ci dia delle certezze sul rinnovo della convenzione, che scade nel 2027, e la garanzia di investimenti pubblici".