Degli oltre 2.500 morti in più registrati nel 2020 in Brianza, 398 abitavano a Monza. Qui, nel periodo fra il 2015 e il 2019, in media si sono registrate 1.285,4 vittime ogni 12 mesi. L’anno scorso il dato è schizzato a 1.684. Per questo l’Istat assegna al capoluogo un incremento del 31% della mortalità: molto, ma pur sempre due punti in meno dell’intero territorio. Un dato tutto da studiare, come quello delle due mosche bianche della provincia, gli unici due centri dove il Sars-Cov2 non sembra avere ucciso. Camparada, 2.100 abitanti sulle colline briantee, negli ultimi 5 anni ha celebrato in media 16,6 funerali ogni 12 mesi. Nel 2020 sono stati 16. Numero in perfetta continuità, anche se la statistica lo enfatizza con un -3,6%. Variazione zero, invece, a Sulbiate, pur circondata dalla marea di lutti del Vimercatese.
Nel borgo i morti erano e restano 36. "Nella prima ondata ho un po’ terrorizzato i residenti, ma sono stati ligi alle regole - confessa, soddisfatta per la cifra, la sindaca Carla Della Torre -. Abbiamo fronteggiato il contagio in alcune case religiose, i positivi ci sono stati e ancora ci sono, ora siamo a 50-60 casi in media. Dopo un anno, forse, si è abbassata la guardia, ma chiedere altri sacrifici è difficile. Siamo tutti stanchi".
Bar.Cal.