BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Caccia grossa al siluro, pesce killer dell’Adda

Nel 2020 sono stati catturati quasi 700 esemplari fra Brianza e hinterland: la specie invasiva mette a rischio l’ecosistema fluviale

di Barbara Calderola

Caccia al pesce killer nel fiume, 698 esemplari catturati fra Brianza e hinterland, da Cornate a Cassano, nell’ultimo scorcio del 2020, 295 nel 2019, e ora la lotta al "siluro" ricomincia. Il controllo della specie "opportunista e invasiva" che mette a rischio l’ecosistema fluviale è stata ordinata dalla Regione che ha sborsato altri 200mila euro alle riserve affacciate sulle sponde per portare a termine la nuova disinfestazione, protagonista della nuova tranche sul territorio il Parco Adda Nord. Al centro delle operazioni - elettropesca diurna e notturna e pesca subacquea - nei tratti fluviali più "infestati": il nucleo principale è concentrato tra il bacino di Trezzo e Vaprio-Fara Gera, con cali a Concesa per effetto degli interventi di due anni fa.

Obiettivo, salvataggio delle specie autoctone da anni sotto minaccia. La lista è ricca: riotto, persico reale, cavedano, scardola, vairone, anguilla, tinca, pigo, cagnetta, savetta, gobione, alborella, luccio cisalpino e molte altre, tutte già a rischio anche per diversi fattori e sempre più rare.

L’attacco al principale invasore d’acqua arriva dopo la guerra ai procioni contestata però dagli animalisti. "Le specie introdotte dall’uomo - spiega uno studio del Pirellone - costituiscono una minaccia importante per la biodiversità e possono avere conseguenze disastrose sugli ecosistemi, portando anche all’estinzione di specie locali".

Il siluro, o Silurus glanis, è presente in natura nell’Europa centro-orientale, dal fiume Elba al corso superiore del Reno, al bacino dell’Ural, ma dagli anni Sessanta è ospite sgradito nelle acque dolci italiane e oggi vera minaccia nei tratti pedemontani dei fiumi e dei torrenti del bacino del Po.

Qui, può superare i 2,5 metri di lunghezza e i 150 chili di peso, me le ultime prede sono più ridotte: 1 metro e 80, 36 chili, la più grossa. La maggior parte degli esemplari catturati, 263, è di taglia compresa fra i 60 centimetri e 1 metro e 20.

Lo studio di "contenimento" firmato dal Parco risale al 2015. E già allora il siluro risultava presente in tutto l’Adda, e nei laghi di Garlate e Olginate. "È stata riscontrata anche la presenza di altre specie invasive, in particolare rodeo amaro, gardon e carpa".